«Voglio essere il più forte di tutti»
- Gigio Donnarumma non sarà in campo domani (ore 15) a San Siro contro il Genoa. Il problema (alla caviglia) accusato nell’ultima gara di campionato (Fiorentina-Milan 1-1, giocata lo scorso 22 febbraio) è quasi risolto ma le precauzioni non sono mai troppe. Intanto il numero 1 rossonero e della Nazionale ha confidato alla rivista bimestrale “Undici” il suo grande sogno potrebbe diventare presto una bella realtà. «Voglio un grande Europeo e poi voglio diventare il portiere più forte del mondo ha ammesso -. La mia passione è sempre stata la porta. Di questo ruolo la cosa che mi è sempre piaciuta di più è l’adrenalina». Gigio Donnarumma ha compiuto lo scorso 25 febbraio 21 anni, ma può già essere considerato un veterano.
LEADER MAXIMO. Gigio Donnarumma è arrivato a quota 190 partite un maglia rossonera (166 in campionato) e ormai può essere giustamente considerato un leader inossidabile dello spogliatoio. «Devi dar fiducia alla difesa, sei il primo che deve dare fiducia anche a tutta la squadra - ha puntualizzato riguardo al suo ruolo di portiere -. Devi essere solido. All’inizio ero timido, tutti erano più grandi di me. Ora sono uno di quelli che è al Milan da più anni. So di avere un ruolo importante, mi faccio sentire. Il mio rendimento? A me sembra tutto normale, credo sia questo che mi fa rimanere a questi livelli. Faccio delle cose, delle parate e mi sembrano normali.». Gioie (non tantissime...) e delusioni. Il primo derby non si scorda mai, a maggior ragione se lo giochi a 16 anni e lo vinci alla grandissima. «È senza dubbio il ricordo più importante (3-0 per il Milan, 31 gennaio 2016, allenatore Mihajlovic; ndr) anche se in generale le sfide contro l’Inter generano grande emozione. L’adrenalina è a mille, il cuore a duemila, ho voglia di vincere, ho voglia di giocare bene ha detto - Anche se sono ancora molto arrabbiato per come abbiamo perso (da 2-0 a 2-4) l’ultimo appena giocato».
PROBLEMI. Super-Gigio ha già dovuto affrontare esami importanti nonostante la giovane età. Nel 2017 ha sofferto non poco le critiche dei tifosi durante la diatriba fra il club «cinese» e il suo agente Mino Raiola. «Provavo a non pensarci, ma anche se non volevo, ci pensavo e soffrivo - ha confessato-. Penso di essere stato bravo a lasciare certe cose fuori dal campo, andando avanti come avevo fatto prima. San Siro è San Siro, è difficile quando i tifosi sono contro di te, quando ti fischiano. Paura? No, sapevo chi sono, sapevo cosa potevo fare. Paura zero».
«Fare il portiere è sempre stato il mio sogno. Spero in un Europeo top»