CHIESA SUPER LONTANO DA FIRENZE
L’esterno è a quota 29 reti complessive con la Viola Fuori dal Franchi ha realizzato finora in A tre gol e confezionato cinque assist per i compagni
In questa stagione, ha rovesciato la prospettiva e il suo saper essere letale lo ha mostrato con disinvoltura anche in trasferta. Federico Chiesa, dei 6 gol realizzati fin qui in Serie A, la metà esatta se l’è inventata lontano dal Franchi. Ha segnato al San Paolo, nella gara vinta dalla Fiorentina contro il Napoli e ha raddoppiato con la Samp, mettendo la propria firma su una doppietta a Marassi, la prima di questa stagione.
CACCIA AL RECORD. Adesso, la posta in palio è doppia: c’è da continuare a muovere la classifica e da superare quello che da due stagioni a questa parte è il record di marcature stagionali in campionato, 6 appunto. Per altro, gli manca giusto una rete per brindare alla cifra tonda: è a quota 29 reti complessive con la Fiorentina in tutte le competizioni (138 presenze) e non c’è più voglia di aspettare. Già, perché fin qui ha saputo essere incisivo con le sue realizzazioni, ma anche inventandosi "mosse" vincenti per i compagni, 5 fin qui, sempre nelle gare esterne. Ha propiziato lui i due gol della Fiorentina a Bergamo contro l’Atalanta alla quarta giornata, provocando l’autorete di Palomino e spedendo in rete Ribery, e si è ripetuto pure a San Siro col Milan, procurandosi il rigore con cui Pulgar ha sbloccato la gara e innescando il movimento giusto del fenomeno francese. A Torino, contro i granata, invece, ha messo in condizione di riaprire il match Caceres, prima di restare prigioniero dei troppi fastidi fisici che ne hanno condizionato la fine del suo 2019.
NELLA TOP 15. E’ nella top 15 (dati Lega) dei giocatori che ha tirato di più (52 le conclusioni, di cui 33 in porta), ma è anche quello della sua squadra che ha visto i suoi sogni schiantarsi su un palo o una traversa in 3 occasioni. Per la prima volta, si troverà a fronteggiare le emozioni di una gara diversa, avvolta dal silenzio, senza strette di mano e con un nuovo protocollo dettato dall’emergenza Covid-19. I suoi tifosi stavolta saranno tutti sintonizzati davanti ai monitor, toccherà a lui cancellarne la distanza fisica. E’, con Vlahovic, tra i giocatori più giovani della Serie A (Chiesa ha 22 anni) ad aver segnato più di 5 volte in questo campionato, ed è ora che Federico punta allo strappo decisivo. C’è da provare a tagliare il traguardo della doppia cifra di realizzazioni, da mandare un messaggio ben preciso anche a Roberto Mancini, il Ct della Nazionale che a dire il vero a lui non ha praticamente mai voluto rinunciare.
LA METAMORFOSI TATTICA. Iachini, in lui ha toccato con mano potenzialità infinite: un fenomeno alla Dybala, così lo ha definito, campione vero che deve soltanto avere la costanza di finirsi di plasmare. E’ lui… l’elastico della squadra, un po’ seconda punta, quando chiamato a muoversi più vicino alla porta, ma anche esterno d’attacco. Di certo, è uno dei più difficili da prendere, rapido palla al piede e diabolico quando c’è da puntare e saltare l’uomo. E questa versione camaleontica di sé può davvero essere quel valore aggiunto capace di fargli fare il salto di qualità definitivo. Fede non pensa ad altro. Sorride, scherza coi compagni, lotta per il presente della sua squadra - sottolineato anche nei post social al ritmo di Forza Viola - aspettando di decidere sul suo futuro, con la consapevolezza che il progetto del patron Commisso ha già visto diverse tessere del mosaico sistemate in anticipo al proprio posto. Chiesa, adesso, vuole continuare a segnare, per se stesso e, soprattutto, per Firenze. Anche a Udine, la città del ricordo più doloroso, quella da cui mandare una carezza doppia verso il cielo, al capitano per l’eternità, Davide Astori.
Il ct Mancini lo ritiene una delle pedine fondamentali della Nazionale
È nella top 15 (dati Lega) dei giocatori che tirano di più: 52 le conclusioni