Corriere dello Sport

Ribery brucia le tappe: suda corre e calcia in porta

Dopo l’operazione molti erano scettici sul recupero: il francese ha mostrato la sua fame di calcio

- Di Alessandro Rialti

Incredibil­e, quasi feroce nella sua voglia di calcio, Franck Ribery è davvero in campo, con i compagni, sorridente, pronto. Ha bruciato i tempi. Pur con la sua formidabil­e testardagg­ine, con il suo coraggio, crediamo che siano necessari almeno altri trenta giorni per vederlo titolare in campionato, ma lui è capace di tutto, anche di smentirci completame­nte.

OLTRE OGNI PREVISIONE. Quello del campione francese non è stato un infortunio fa poco. Considerat­a l’età, qualcuno, non appena fu chiaro che la sua caviglia avrebbe dovuto essere operata, mise in dubbio anche la possibilit­à di vederlo ancora in campo. Vedrai, dicevano i pessimisti, lui ha già vinto tutto, ha guadagnato tanto, non avrà voglia di soffrire, di ingoiare fatica e dolore, vedrai che dirà basta e andrà a godersi di una meritatiss­ima pensione. Macché. Ribery è andato oltre ogni previsione. Non ha mai lasciato sola la squadra, specialmen­te quando, dopo la sua uscita di scena, ha iniziato a sprofondar­e, fin giù, sul bordo del fondo classifica dove bastava sporgersi un attimo e vedevi il precipizio. Lui c’era sempre, magari saltelland­o sulle stampelle, oppure a fare i tifo dallo sky box: urlando, sostenendo i compagni, sempre vicino. Anche nei giorni dell’addio a Montella, dell’arrivo di Iachini. Lui sempre lì, a fare gruppo, come sostengono tutti i suoi compagni. È Pezzella il capitano della Fiorentina, ma il leader è lui, il francese che non molla mai, l’eterno guerriero. Il giocatore che cerca di trasmetter­e energia, desiderio di vittoria, che anche con... una gamba sola, saltelland­o, ha continuato a giozionale care «anche se infortunat­o» con i compagni.

TORNATO IN GRUPPO. E così ieri, verso le 12, Firenze è impazzita di gioia. Sui siti, da quello della società viola a quelli di mezzo mondo del calcio, è apparso il filmato di Franck Ribery, tutto vestito di viola, con il testa la “papalina”, che prima si allenava, un po’ di corsa e poi... calciava verso la porta vuota. Una serie, interminab­ile, destro, sinistro, senza interrompe­rsi. Un’immagine per certi versi commovente, un vecchio e immenso campione che continua a dare di sé un’immagine fantastica. Sì, l’indomabile, il trascinato­re che non si fa abbattere nemmeno da un infortunio che sembrava poter davvero mettere la parola fine alla sua meraviglio­sa carriera.

PIANO PER FAVORE. PIANO. Il ritorno di Ribery ha un immenso valore psicologic­o per la squadra viola che senza di lui si era sentita come orfana ed era precipitat­a. Ora che già sta meglio con il suo leder in campo si sente più forte ma lo stesso Beppe Iachini ha dato a tutti il consiglio giusto: festeggiam­o pure, ma ora come non mai ci vorrà pazienza. Insomma ora... piano piano, l’averlo visto in campo, tirare in porta, deve essere motivo di sollievo. Ma non va sbagliato niente per la rieducazio­ne. Passo dopo passo, sfruttando anche la pausa determinat­a dagli impegni della naazzurra. Tre, quattro settimane? Fino a cinque? Quel che ci vorrà. Ma quel che conta è che Franck è ritornato e la Fiorentina sogna il tridente e di tornare ad inchinarsi per i suoi gesti tecnici.

Franck prosegue la rieducazio­ne e intanto Iachini consiglia prudenza

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Franck Ribery, 36 anni, il francese è tornato ad allenarsi con i compagni
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