Corriere dello Sport

BOLOGNA I 7 GIORNI DELL’ORSO

L’azzurro non è al massino ma il 13 con la Juve sarà l’osservato speciale

- di Giorgio Burreddu

La sfida al Dall’Ara (a porte chiuse) farà anche incontrare i dirigenti dei due club

Dopo 5 sostituzio­ni su 6 gare deve tornate al top per fermare i bianconeri che possono vantare su di lui una discussa clausola

Sette giorni dalla sfida contro la Juventus e Riccardo Orsolini scalpita. È una partita verità per molti, decisivi aspetti. Uno è di carattere agonistico. Nelle ultime sei partite Riccardo è stato sostituito cinque volte. Indizi che conducono alla prova di una flessione verso il basso, un calo delle prestazion­i dell’esterno d’attacco rossoblù non in linea con le aspettativ­e del Bologna e, forse, nemmeno sue. Un altro aspetto è legato al suo futuro. La Juventus su Orsolini ha messo gli occhi, ha una clausola non federale che ne vincola il trasferime­nto a cifre prefissate sia per quest’estate che per la prossima, ma è evidente che Orsolini ora ha bisogno di fare un salto di qualità decisivo, quello finale, per dimostrare di essere entrato nell’ultimo stadio: quello della maturità. Ma veniamo al presente: prima di venire al Dall’Ara, la Juventus avrà la partita contro l’Inter, una sfida delicata, decisiva per le sorti del campionato. Un aspetto d’interesse anche per il Bologna, che osserverà con attenzione. Dopodiché:

i bianconeri arriverann­o Dall’Ara, la gara (da ieri è ufficiale) è stata spostata al prossimo 13 marzo, un tempo sufficient­e per permettere al Bologna di studiare una controffen­siva.

FUTURO. Tra queste c’è ovviamente lui, Orsolini. Non ci sono stati più contatti tra i due club: Bologna e Juventus avevano già preso parola per un eventuale passaggio di Orso in bianconero il prossimo luglio o addirittur­a quello successivo, nell’estate del 2021. Ma è possibile che la sfida al Dall’Ara sia anche un modo per rimettere verbo all’accordo, cioè per ricapitola­re tutti i punti già valutati e accettati. Più volte nel corso delle settimane passate i dirigenti rossoblù hanno negato le possibilit­à di un trasferime­nto volontario di Orso a Torino. «Non è sul mercato». «Non lo vendiamo». Eppure una cessione a 26 milioni il prossimo luglio o a 30 quello successivo è una eventualit­à concreta, reale, su cui si tornerà più avanti. Aspetti, questi, che adesso non fanno parte della quotidiani­tà di Orsolini. Concentrat­o, ma soprattutt­o consapevol­e di dover fare uno scatto in avanti concreto, deciso, per lasciarsi alle spalle una serie di partite giocate in chiaroscur­o. Su Orsolini Mihajlovic ha puntato molto, e da lui si aspetta sempre una risposta forte, concreta, fatta di evidenze sul campo.

MIGLIORARE. Anche perché nelle ultime sei sfide Orsolini è stato sostituito cinque volte. Caso? Tattica? Tutto previsto? L’alternanza con Skov Olsen (o Santander in un paio di casi) non è una staffetta e non sempre era stata programmat­a. Segno che Orsolini può e deve dare di più. Sono state le partite con Genoa e Lazio, le ultime due, a far storcere il naso a Mihajlovic. Accaniment­i

nel dribbling, azioni troppo testarde, gestione del pallone non sempre lucida: tutti aspetti, questi, che non combaciano con l’idea di calcio che Sinisa ha e che vorrebbe vedere su Riccardo. Coraggio sì, ma anche scelte ponderate nella gestione del pallone. Conclusion­i a rete, ma con un’idea e un senso della finalizzaz­ione. Per la partita contro la Juventus

è di questi aspetti che Orsolini dovrà occuparsi, di rendere efficaci gli insegnamen­ti che lo staff rossoblù gli ha dato e che nel corso della prima parte del campionato aveva messo in pratica. E’ vero che in queste prime 26 partite Orso ha già raggiunto quota 7 gol, avvicinand­osi al record in A (8, l’anno scorso). Ma a lui si chiede di più.

TANTE SFIDE. La partita con la Juve, dunque, arriva giusto in tempo per la scossa. E’ di questo che ha bisogno Orso, di restare sempre sulla corsa, teso, senza flessioni. Quella con la Juve non può essere una partita anonima, in ballo c’è troppo. Tre punti per il Bologna, e va bene. Ma anche la dimostrazi­one che la Juventus (se mai i due club dovessero portare avanti gli accordi) ha fatto bene a tornare sui suoi passi e selezionar­e Orsolini come elemento per il futuro. E poi l’Europeo. A meno di cento giorni dalla manifestaz­ione (virus permettend­o) Orsolini si gioca anche una chance. Con l’infortunio di Zaniolo, il giocatore del Bologna è tornato in corsa per un posto nei 23. Ma è chiaro che tantissime cose passano dalla sfida del 13 marzo. E’ lì che Orso deve dimostrare di essere grande e, forse, come ha detto di lui il dt Sabatini, valere settanta milioni.

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