BOLOGNA I 7 GIORNI DELL’ORSO
L’azzurro non è al massino ma il 13 con la Juve sarà l’osservato speciale
La sfida al Dall’Ara (a porte chiuse) farà anche incontrare i dirigenti dei due club
Dopo 5 sostituzioni su 6 gare deve tornate al top per fermare i bianconeri che possono vantare su di lui una discussa clausola
Sette giorni dalla sfida contro la Juventus e Riccardo Orsolini scalpita. È una partita verità per molti, decisivi aspetti. Uno è di carattere agonistico. Nelle ultime sei partite Riccardo è stato sostituito cinque volte. Indizi che conducono alla prova di una flessione verso il basso, un calo delle prestazioni dell’esterno d’attacco rossoblù non in linea con le aspettative del Bologna e, forse, nemmeno sue. Un altro aspetto è legato al suo futuro. La Juventus su Orsolini ha messo gli occhi, ha una clausola non federale che ne vincola il trasferimento a cifre prefissate sia per quest’estate che per la prossima, ma è evidente che Orsolini ora ha bisogno di fare un salto di qualità decisivo, quello finale, per dimostrare di essere entrato nell’ultimo stadio: quello della maturità. Ma veniamo al presente: prima di venire al Dall’Ara, la Juventus avrà la partita contro l’Inter, una sfida delicata, decisiva per le sorti del campionato. Un aspetto d’interesse anche per il Bologna, che osserverà con attenzione. Dopodiché:
i bianconeri arriveranno Dall’Ara, la gara (da ieri è ufficiale) è stata spostata al prossimo 13 marzo, un tempo sufficiente per permettere al Bologna di studiare una controffensiva.
FUTURO. Tra queste c’è ovviamente lui, Orsolini. Non ci sono stati più contatti tra i due club: Bologna e Juventus avevano già preso parola per un eventuale passaggio di Orso in bianconero il prossimo luglio o addirittura quello successivo, nell’estate del 2021. Ma è possibile che la sfida al Dall’Ara sia anche un modo per rimettere verbo all’accordo, cioè per ricapitolare tutti i punti già valutati e accettati. Più volte nel corso delle settimane passate i dirigenti rossoblù hanno negato le possibilità di un trasferimento volontario di Orso a Torino. «Non è sul mercato». «Non lo vendiamo». Eppure una cessione a 26 milioni il prossimo luglio o a 30 quello successivo è una eventualità concreta, reale, su cui si tornerà più avanti. Aspetti, questi, che adesso non fanno parte della quotidianità di Orsolini. Concentrato, ma soprattutto consapevole di dover fare uno scatto in avanti concreto, deciso, per lasciarsi alle spalle una serie di partite giocate in chiaroscuro. Su Orsolini Mihajlovic ha puntato molto, e da lui si aspetta sempre una risposta forte, concreta, fatta di evidenze sul campo.
MIGLIORARE. Anche perché nelle ultime sei sfide Orsolini è stato sostituito cinque volte. Caso? Tattica? Tutto previsto? L’alternanza con Skov Olsen (o Santander in un paio di casi) non è una staffetta e non sempre era stata programmata. Segno che Orsolini può e deve dare di più. Sono state le partite con Genoa e Lazio, le ultime due, a far storcere il naso a Mihajlovic. Accanimenti
nel dribbling, azioni troppo testarde, gestione del pallone non sempre lucida: tutti aspetti, questi, che non combaciano con l’idea di calcio che Sinisa ha e che vorrebbe vedere su Riccardo. Coraggio sì, ma anche scelte ponderate nella gestione del pallone. Conclusioni a rete, ma con un’idea e un senso della finalizzazione. Per la partita contro la Juventus
è di questi aspetti che Orsolini dovrà occuparsi, di rendere efficaci gli insegnamenti che lo staff rossoblù gli ha dato e che nel corso della prima parte del campionato aveva messo in pratica. E’ vero che in queste prime 26 partite Orso ha già raggiunto quota 7 gol, avvicinandosi al record in A (8, l’anno scorso). Ma a lui si chiede di più.
TANTE SFIDE. La partita con la Juve, dunque, arriva giusto in tempo per la scossa. E’ di questo che ha bisogno Orso, di restare sempre sulla corsa, teso, senza flessioni. Quella con la Juve non può essere una partita anonima, in ballo c’è troppo. Tre punti per il Bologna, e va bene. Ma anche la dimostrazione che la Juventus (se mai i due club dovessero portare avanti gli accordi) ha fatto bene a tornare sui suoi passi e selezionare Orsolini come elemento per il futuro. E poi l’Europeo. A meno di cento giorni dalla manifestazione (virus permettendo) Orsolini si gioca anche una chance. Con l’infortunio di Zaniolo, il giocatore del Bologna è tornato in corsa per un posto nei 23. Ma è chiaro che tantissime cose passano dalla sfida del 13 marzo. E’ lì che Orso deve dimostrare di essere grande e, forse, come ha detto di lui il dt Sabatini, valere settanta milioni.