Corriere dello Sport

Rinnovi, assetto variabile: Palacio sì, Danilo forse

Sono 4 i calciatori in scadenza Anche su Krejcì e Da Costa potrebbe esserci la doppia scelta

- Di Dario Cervellati

Missione rinnovi. Erano sei, come i personaggi in cerca d’autore di Pirandello, i giocatori del Bologna in scadenza di contratto alla fine di questa stagione. Dopo gli addi nel mercato di gennaio di Dzemaili e Destro sono rimasti in quattro. Quattro situazioni da sistemare, ma che non sembrano nascondere ad oggi troppe spine per la società: Palacio, Danilo, Da Costa e Krejcì dovranno sedersi tutti davanti alla scrivania dell’ufficio di Casteldebo­le per parlare con la dirigenza del loro futuro. A giugno 2020 è fissata l’attuale linea rossa. Nelle prossime settimane quello dei rinnovi sarà un tema importante da affrontare perché si tratta di giocatori che sono colonne dello spogliatoi­o oltre che molto utili in campo. Se ne riparlerà consideran­do, in linea di massima, la volontà del Bologna di prolungare i contratti e quella dei giocatori di rimanere. Il più in bilico appare Krejcì, ma anche in questo caso le parti si siederanno ad un tavolo in cerca di un accordo che accontenti tutti.

APERTURA. Subito dopo la gara contro il Brescia di inizio febbraio Rodrigo Palacio aveva espresso, nei meandri del Dall’Ara, la volontà di giocare ancora la prossima stagione. Non una dichiarazi­one da poco per un calciatore che, da lì a pochi giorni, avrebbe soffiato su 38 candeline. A chi gli chiedeva se lo avrebbe fatto sempre a Bologna l’attaccante argentino aggiungeva uno “speriamo”. L’apertura del club di Joey Saputo nei suoi confronti non tardò ad arrivare. Perché Palacio sembra vivere una seconda giovinezza calcistica. Mihajlovic, prima di tutti, se n’è accorto e non rinuncia quasi mai a lui. In questa stagione è successo solo nella gara contro il Verona. Una eccezione. E il tecnico serbo vorrebbe poter contare sul Trenza anche nel prossimo campionato. Un’altra questione aperta nel Bologna è Danilo, classe ’84, che fin dal suo arrivo si è dimostrato un leader della difesa. Forte della sua esperienza, ha accumolato diversi errori e ora si deve decidere. Anche se con Sinisa l’intesa è scattata subito. «Mi sarebbe piaciuto averlo come allenatore già dieci anni fa» disse con un pizzico di rimpianto il difensore dopo la vittoria all’Olimpico contro la Roma. Il passato è ormai passato, ma il futuro è tutto da ipotizzare.

AFFIDABILI­TÀ. Poi c’è la questione Da Costa. Lui è il giocatore che, tra tutti i suoi attuali compagni, può vantare la militanza più lunga nel Club: oltre 5 anni. Angelo è arrivato a Bologna nel gennaio del 2015. E da quel momento ha instaurato un gran feeling con la città. Nei momenti di difficoltà attraversa­ti durante le scorse stagioni il portiere brasiliano ci ha sempre messo la faccia e pur da secondo portiere è un punto di riferiment­o per i compagni. Ancora non c’è stato un incontro tra la società e il suo agente, ma si cercherà di non sprecare il valore di questo ragazzo del 1983. Ladislav

Krejcì sembra quello più a rischio, ma anche lui, riscoperto e adattato come terzino sinistro, ha dato una mano alla squadra senza mai lamentarsi. Nelle prossime settimane si parlerà anche del suo futuro.

Il portiere è un uomo spogliatoi­o, l’esterno ceko invece non convince

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SCHICCHI Rodrigo Palacio, 38 anni, si aspetta il rinnovo
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