La patata bollente
In un momentio di grande emergenza, dalla Spagna una buona notizia Il ministro della Salute spagnolo: «La partita non è a rischio» Pronto l’esodo dei tifosi azzurri per il Camp Nou
È ufficiale: ce l’hanno col decisionista Dal Pino che in meno di un mese ha battuto tutti i record di rotture di palle.
Si gioca, si vola, si sogna, intrufolandosi nel Camp Nou e vivendola sin da ora, perché ci sono vigilie che durano un’eternità, sono lunghissime, tolgono il sonno e oppure il fiato: Barcellona-Napoli è (a modo suo) la Storia che ti sfiora, ti sfila accanto come un venticello caldo, e quei quattromila e settecento (circa) che hanno già prenotato un volo, un posto in albergo e uno in una favola da attraversare per poterla semmai anche raccontare, hanno atteso che arrivasse un cenno per capire se crederci o se invece rassegnarsi. Barcellona-Napoli non ha interrogativi, non adesso, e quello stadio affascinante come pochi non ha limiti, né restrizioni: il viaggio può virtualmente cominciare e sarà da brividi, nell'atmosfera di un teatro seducente.
NO PROBLEM. Perché ora che Salvador Illa, il Ministro della Salute spagnola, s’è sbilanciato pubblicamente, è lecito preparare (idealmente) le valigie per la gara del 18 marzo che può condurre ovunque, al paradiso o all’inferno, che come si sa nelle sfide ad eliminazione diretta della Champions League sono maledettamente confinanti: «La partita non è in pericolo e non c’è il rischio che si debba giocarla a porte chiuse. Abbiamo deciso di chiudere gli stadi solo per quelle gare che prevedono l’arrivo di soggetti dalle zone a rischio e questo è il caso di Barcellona-Napoli. L’unica preoccupazione è l’esodo massiccio di tifosi. Però al Camp Nou si giocherà regolarmente».
PREVENDITA. In quel Museo del calcio, un’Arena da 99.354 posti,
Napoli s’è presa immediatamente quel che poteva del «corner sur superior lateral», il terzo anello in alto che equivale ad una curva italiana e sta però quasi in cielo, dove hanno costruito il settore ospiti: la prevendita ha rispettato le previsioni e dei quattromila settecento posti disponibili è rimasto poco, qualche decina di biglietti a settanta euro, una scorta residua minima, ormai inaccessibile a chi volesse regalarsi una serata particolare attraverso il web e riservata esclusivamente alle agenzie ed ai tour operator. Volare non sarà semplice, perché la massa si è mossa chiaramente in anticipo e a questo bisogna fare giri abbastanza larghi, per atterrare all'aeroporto «Tarradellas»: ma Barcellona-Napoli ha avuto l’effetto che si poteva intuire, quella che si può annusare in notti specialissime.
IL BIGLIETTO. Il programma per le trasferte è rimasto immutato e tra lunedì e martedì (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17) chi si è prenotato on line potrà ritirare il tagliando d’ingresso ai botteghini del san Paolo, presentando il voucher e compilando un questionario. E quando ancora mancano undici giorni al fischio d’inizio, l’eco delle dichiarazioni del ministro Illa a «Rac1» induce all’ottimismo e . «Perché la partita non è assolutamente in pericolo».