Vola l’Italia di Davis 2-0 alla Corea
Tennis, Fognini e Mager vincono i primi singolari
Èndata come doveva andare. Anche se il nome Corea nel nostro sport richiama pessimi ricordi e l’atmosfera era decisamente particolare: porte chiuse ai tifosi, con giusto un centinaio di persone sulle tribune fra giornalisti, addetti ai lavori e delegazioni, e la classica stretta di mano sulla rete a fine match vietatissima dalle misure anti-coronavirus - sostituita da un fuggevole contatto fra le nocche. L’allarme contagio non risparmia neppure le tradizioni.
La prima giornata della qualificazione di Coppa Davis fra Italia e Corea del Sud a Cagliari è finita con un prevedibilissimo 2-0 per gli azzurri, con i successi per 6-0 6-3 di Fabio Fognini su Duckhee Lee in un’ora e 4 minuti, e del debuttante Gianluca Mager sul numero 1 coreano, Ji Sung Nam, per 6-3 7-5 in un’ora e 35 minuti. Due ore e quaranta minuti in totale, intervallate da uno scroscio d’acqua che ha ritardato l’ingresso in campo di Mager, aggiungendo una dose di nervosismo a quella, scontata, per il debutto in nazionale. Così mentre fra Fabio e il non udente Lee non c’è stata quasi storia, Mager ha tentennato un po’ all’inizio del secondo set, incassando un break con due doppi falli. Ha anche chiesto l’intervento del fisioterapista sul 4-3 per Nam, per un problema agli adduttori, ma ha poi riacchiappato l’avversario sul 4-4 e chiuso al terzo matchpoint cinque game dopo.
«Ho sentito molto la tensione ha ammesso Gianluca, promosso titolare dall’infortunio di Sonego ma è normale all’esordio in Davis, e poi partivo favorito. Per fortuna Fabio ha vinto il primo match e questo mi ha tolto un po’ di nervosismo, e i ragazzi e Barazzutti in panchina sono stati bravissimi a sostenermi. E’ stato un match molto difficile, la cosa importante è che sono riuscito a portare un punto per l’Italia. Ora cercherò di curarmi l’infortunio, la vittoria la dedico alla mia famiglia, ai miei coach, alla mia fidanzata e a tutti quelli che stanno soffrendo per il virus». Inevitabilmente soddisfatto anche Barazzutti: «Il bilancio per ora è positivo, il 2-0 va benissimo . Sono stati due match diversi: Fabio ha giocato con tutta l’esperienza di chi la Davis la conosce da tanto tempo, Gianluca da esordiente ha fatto una buonissima partita, anche se a causa dell’infortunio non ha giocato il suo miglior tennis. Il secondo set è stato più complicato, l’importante è che l’abbia portata a casa».
Stamattina alle 11 tocca al doppio, che potrebbe chiudere rapidamente il discorso qualificazione alle Finals di novembre. Sulla carta sono scritti i nomi di Sonego e Travaglia, ma il torinese soffre ancora del problema al polso e non sarà in campo. Possibile/probabile che tocchi a Fognini e Bolelli, coppia collaudatissima. «E’ stato strano giocare nello stadio vuoto - ha ribadito Fabio - ma è un momento difficile per tutti. E’ triste perché Cagliari si era fatta avanti per ospitarci, ma la salute delle persone viene prima di tutto. Io dopo i problemi alla gamba avevo bisogno di giocare, credo di aver fatto quello che mi ha chiesto Corrado». Ora basta completare il compito.
Barazzutti: «Il 2-0 va benissimo» Fognini: «Che strano lo stadio vuoto»