Corriere dello Sport

MANCHESTER NON È DI PEP SOLSKJAER, DERBY SHOW

Come all’andata, lo United si impone meritatame­nte sul City, che resta a -25 dal Liverpool Guardiola cade sotto i colpi di Martial e McTominay, decisivi anche gli errori di Ederson I Red Devils reggono il ritmo del Chelsea, quarto in classifica

- Di Gabriele Marcotti

Ecosì capita che il Manchester United faccia il "Double" contro il City di Guardiola (2-1 all’andata, 2-0 ieri). E lo fa con pieno merito. Interpreta­ndo una gara di grande umiltà ma anche di grande precisione. Il City invece sembra quasi svogliato, quasi come se la testa fosse già al ritorno di Champions League contro il Real Madrid. Va bene che la Premier non ha più nulla da dire a Guardiola, però un derby è sempre un derby.

GLI SCHIERAMEN­TI. Solskjaer ridisegna la squadra con la difesa a tre. E' Shaw a fare il terzo centrale, con Williams e Wan-Bissaka sulle fasce. Matic e Fred fanno densità davanti alla difesa, Bruno Fernandes tiene i collegamen­ti con le punte, James e Martial. Una formazione studiata ad arte per il contropied­e. Scelta più che comprensib­ile ma i nostalgici ricordano i giorni in cui lo United scendeva in campo per aggredire. Da parte sua Guardiola rinuncia a Walker e David Silva, con Joao Cancelo terzino e Gundogan a centrocamp­o. C'è spazio ancora per il giovane Foden, beniamino del pubblico, largo sulla fascia di un attacco che comprende Aguero e Sterling.

LE AZIONI. De Gea è puntuale su Aguero, James tira addosso ad Ederson. City con il possesso-palla (prevedbile) ma ritmo da derby vero nonostante lo United arroccato in difesa. E gli ospiti, in realtà, sono meno precisi del solito, forse pesa l'assenza di De Bruyne. Alla mezz'ora Martial si accentra e costringe Ederson alla parata. Avesse visto Fernandes, liberissim­o alla sua destra, i padroni di casa sarebberog­ià in vantaggio. Però devono aspettare solo un minuto, perché lo United colpisce su punizione battuta da Fernandes, il cui pallonetto arriva a Martial. Conclusion­e di sinistro e palla che passa sotto il corpo di Ederson, in netto ritardo. Poco dopo il Var non interviene su un calcione di Otamendi a Fred, non rilevato dall'arbitro. United negli spogliatoi con un vantaggio stramerita­to. In avvio di ripresa altro pasticcio di Ederson che non trattiene un retropassa­ggio. In extremis il brasiliano riesce comunque ad anticipare Martial, ma lo sbandament­o è evidente. Guardiola cerca di reagire togliendo Aguero e Bernardo Silva e gettando nella mischia Jesus e Mahrez. Si alza il baricentro del City, ma aumentano le opportunit­à in contropied­e per i padroni di casa. E al 25' James "grazia" Otamendi e soci con un tiraccio, invece di servire il liberissim­o Fernandes. Sull'altro fronte Sterling si mangia il gol del pareggio su invito di Mahrez. Non è giornata per il City e per Guardiola. E in pieno recupero, ecco il raddoppio, complice un altro lapsus galattico del povero Ederson. Il portiere del City avanza al limite dell'area e rilancia con le mani, ma la palla arriva ai piedi del nuovo entrato McTominay che segna a porta vuota. Vittoria meritata per i diavoli rossi che si tengono a tre punti dal Chelsea. E se il TAS confermass­e la sentenza contro il City, il quinto posto basterebbe per la Champions League dell'anno prossimo ....

 ?? ANSA ?? L'esultanza di Anthony Martial, 24 anni, dopo il gol che ha sbloccato il derby
ANSA L'esultanza di Anthony Martial, 24 anni, dopo il gol che ha sbloccato il derby

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