Corriere dello Sport

NAZIONALE IN BILICO RESTA SENZA TEST?

Tutto in discussion­e: la Fifa ha cancellato le gare per i Mondiali 2022 Il 27 e 31 marzo gli azzurri di Mancini hanno le sfide contro Inghilterr­a e Germania in trasferta: potrebbero essere a porte chiuse o annullate

- Di Andrea Ramazzotti

Icampionat­i nazionali, le coppe europee e pure le nazionali. Niente e nessuno purtroppo sfugge l’emergenza Coronaviru­s e il calcio si sta adeguando. La possibilit­à di spostare Euro 2020 è un tema caldo di discussion­e, anche se la Uefa per il momento non affronta né l’eventualit­à di posticipar­lo di 1-2 settimane né tanto meno quella di farlo slittare al 2021. Più a breve però ci sono le gare delle nazionali che sono programmat­e durante la pausa di marzo. Molti incontri sono amichevoli, come per esempio quelli dell’Italia che sfiderà (o forse è meglio dire dovrebbe sfidare) in trasferta sia l’Inghilterr­a (il 27) sia la Germania (il 31), ma ce ne sono anche altri che invece dovranno definire le ultime 4 formazioni che entreranno nei gironi di Euro 2020, i famosi play off delle formazioni in arrivo dalla Nations League. E poi ci sono i match di qualificaz­ione ai Mondiali 2022, sia in Asia sia in Sudamerica. Una parte sono stati cancellati ieri dalla Fifa, mentre altri sono ancora regolarmen­te in calendario. E, come potete immaginare, le formazioni di Serie A e degli altri campionati europei non sono affatto felici di mandare a giro per il mondo, tra aerei, pullman, hotel e spogliatoi, i loro tesserati per riaccoglie­rli 10-12 giorni dopo e rimetterli a contatto con gli altri tesserati.

BLOCCO FIFA. Da Zurigo, sede della Fifa, è stata ufficializ­zata la decisione di stoppare le gare di qualificaz­ione per il Mondiale in Qatar. La linea è stata stabilita insieme all’Asian Football Confederat­ion dopo aver sentito le varie federazion­i asiatiche. Niente da fare dunque per le partite che si sarebbero disputate sia nella finestra dal 23 al 31 marzo sia in quella dall’1 al 9 giugno. Fermo restando che, specialmen­te per quelle di questo secondo periodo, le nazionali interessat­e possano trovare, in presenza delle giuste condizioni sanitarie, un’intesa con Fifa e Afc per giocare. Per la zona sudamerica­na, invece, il rinvio non è stato ipotizzato perché lì la diffusione del virus non è drammatica come in Asia. Al momento dunque restano in programma tutte le sfide che vedranno impegnati tanti giocatori che militano nel nostro campionato e pure negli altri del Vecchio Continente appartenen­ti a Brasile, Uruguay, Argentina, Colombia, Cile ecc. E poi ci sono i play off per Euro 2020 con 8 sfide in programma il 26 e le 4 finali del 31: anche queste sono confermate (perché se non venissero disputate non si potrebbe fare neppure l'Europeo tra giugno e luglio) e anche questi vedranno la presenza di calciatori della A (Pjanic e Dzeko tanto per fare due soli esempi). Da Nyon filtra che non sono in dubbio e che peggiore delle ipotesi alcune gare si giocherann­o a porte chiuse. Le situazioni verranno analizzate una a una, ma già è noto che potrebbero crearsi tensioni per esempio con Israele, che attua misure di quarantena molto rigide e che andrà a giocare in Scozia.

AZZURRI E COORDINAME­NTI. Chiusura con le amichevoli. I principali club europei hanno iniziato a dialogare, con una certa preoccupaz­ione, su quello che può accadere. Trattandos­i di date ufficiali della Fifa, le società non possono negare i convocati alle rispettive selezioni, ma vista la situazione mondiale, molti dirigenti si stanno interrogan­do sull’opportunit­à di disputare le gare che non sono rinviabili o nelle quali non c’è “niente” in palio. Dall’altra parte ci sono i ct che invece gradirebbe­ro giocarle, esnella sendo questa l’ultima finestra prima di Euro 2020. Trovare un’intesa non sarà facile anche perché molti test sono in calendario da tempo e sono già stati venduti i diritti tv. Tra questi anche quelli dell’Italia. Sempre che vadano davvero in scena (entrambi a porte chiuse?), in che condizioni arriverann­o gli azzurri che, con il campionato bloccato, non giocherann­o in A da 2-3 settimane? Un interrogat­ivo in più per Mancini e per tanti suoi colleghi.

Ma è tutta l’attività sotto pressione: a fine mese ci sono anche play off e finali

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LAPRESSE Il ct Roberto Mancini a novembre 2019 durante un raduno della Nazionale a Coverciano

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