«Boga, un fenomeno senza limiti»
De Zerbi ha ragione quando lascia intendere che ancora non sa quanto possa dare ancora il suo Sassuolo. «Non abbiamo limiti», dice il tecnico a fine gara. Ha ragione perché lavora con un gruppo giovane che ha ampi margini di miglioramento e perché - dopo qualche inciampo iniziale - la squadra ha trovato equilibri solidi che le consentono un percorso continuo. «Siamo in crescita, abbiamo tanti giocatori giovani e già forti. E’ già da diversi mesi che stiamo continuando a fare bene». Nomi, prego. «Prendete Boga. Il suo potenziale attuale non ti permette di stabilire il limite di questo ragazzo. E ancora: il Locatelli dell'anno scorso e di pochi mesi fa è diverso da quello dell'ultimo periodo, per non parlare di giocatori straordinari come Rogerio, Toljan e tanti altri. Noi non ci accontentiamo di niente, accontentarsi vorrebbe dire non crede a fondo in questi ragazzi». Il primo tempo del Sassuolo è stato incerto, titubante, giocato sotto-ritmo. Così De Zerbi: «Non era facile affrontare il Brescia, è una squadra che ti mette sempre in difficoltà. Giocare a porte chiuse poi rende tutto più difficile. Preparare questa gara è stato difficilissimo. Lavorare nel calcio in Italia vuol dire avere una responsabilità sociale che non hai in un altro lavoro. E' vero che in questo gruppo ci sono degli uomini che hanno delle famiglie e non è facile attaccare la spina e svolgere il lavoro in modo professionaRoberto le come cerchiamo di fare». Dei tre infortuni occorsi ai giocatori del Sassuolo, quello di Romagna, più di Toljan (ginocchio) e Berardi (guaio muscolare) è apparso subito come il è più grave. Potrebbe essere interessato il crociato, il difensore neroverde rischia un lungo stop. «Se così fosse mi spiacerebbe tantissimo - dice De Zerbi - perché Romagna è un giocatore fortissimo e un ragazzo d'oro». Ultimo argomento affrontato, quello del rinnovo del contratto. «Sono a scadenza di contratto. Non so quello che si prospetterà. Cerchiamo di spingere fino alla fine, cercando di dare priorità a un’emergenza che sta toccando tutti. Se l’anno prossimo ci sarò io chiude De Zerbi - farò di tutto e di più per trattenere tutti questi ragazzi perché è difficile cambiarli e trovarne altri di questo talento». Diego Lopez è serafico: «Non si può giocare solo un tempo, per salvarci serve più rabbia. La scalata è molto dura, dipende sia da noi. Dobbiamo capire chi vogliamo essere».