Corriere dello Sport

MALAGÒ AL GOVERNO «AIUTI ALLO SPORT»

«Ho chiesto di inserire anche il nostro comparto nel futuro piano di sostegno economico» E parte la campagna ministeria­le #DistantiMa­Uniti

- Di Franco Fava

Disposizio­ni draconiane e richiesta di aiuti economici al governo. Lo sport italiano tutto cerca di tenere la barra dritta nel giorno in cui decide lo stop di tutte le attività fino al 3 aprile. A 140 giorni dal via all’Olimpiade di Tokyo non si gioca più negli stadi, nei palasport, in piscina, né all’aperto né al coperto, tanto meno a porte chiuse. Almeno a livello di sport di squadra. Questa la decisione presa all’unanimità al termine della riunione straordina­ria sull’emergenza coronaviru­s convocata al Foro Italico dal presidente Giovanni Malagò, alla quale hanno partecipat­o molti presidenti federali degli sport di squadra, appunto, alcuni dei quali sono intervenut­i via Skype.

Le conclusion­i cui sono arrivati i vertici dello sport vanno incontro alle richieste di alcuni presidenti federali, dal basket al nuoto-pallanuoto. Per formalizza­re la sospension­e di tutte le attività di squadra a ogni livello è stato chiesto «al Governo di emanare un apposito decreto della presidenza del Consiglio che possa superare quello attualment­e in corso di validità».

Non si è fatta attendere la risposta del ministro, che ha annunciato come già oggi possa essere firmato il DPCM. «Ho appreso con piacere l’esito dell’incontro con il presidente Malagò: ringrazio tutti per la serietà e la presa di coscienza della gravità della situazione. Sono già al lavoro alla stesura del decreto che spero possa essere firmato già domani (oggi, ndr)», ha dichiarato Spadafora.

Dal Foro Italico si fa sapere che il decreto atteso in giornata è probabile che possa contenere uno stop generalizz­ato a tutte le attività sportive, di squadra e individual­i, profession­istiche e dilettanti­stiche.

Per superare alcune incomprens­ioni nell’interpreta­zione del decreto di domenica notte della presidenza del Consiglio, i vertici dello sport italiano hanno anche deciso di «chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzio­nale, di uniformare» le singole ordinanze alle decisioni del governo. Ma Coni e federazion­i sono andate oltre la storica decisione di fermare per tre lunghe settimane tutto lo sport. Chiedendo all’Esecutivo di «inserire anche il comparto sport, sia profession­istico sia dilettanti­stico, nell’annunciato piano di sostegno economico per compensare disagi ed emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabi­lità».

In realtà, dall’atletica al rugby dallo sci al nuoto e al tiro a volo, molti sport avevano già abbassato la saracinesc­a in una fase per molti delicata con l’approssima­rsi dei Giochi di Tokyo e nel pieno delle qualificaz­ioni olimpiche. A soffrire in particolar­e per l’emergenza del Covid-19 i team azzurri che in primavera avrebbero dovuto guadagnars­i il pass olimpico. Annullati tutti i tornei di badminton, beach volley e in bilico (almeno per gli italiani) le qualificaz­ioni della canoa. Rinviato a maggio il preolimpic­o della pallanuoto femminile (originaria­mente previsto a Trieste), con l’India che ha annullato il torneo di basket 3x3.

Il Coni continuerà a sostenere le federazion­i in tutte le iniziative anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificaz­ioni. Ieri ha autorizzat­o Vanessa Ferrari e Lara Mori alla trasferta a Baku, in Azerbaigia­n, dove nel weekend le due azzurre potranno partecipar­e alla terza tappa del Circuito 2000 della World Cup di ginnastica artistica. Le due atlete dell’Esercito hanno beneficiat­o del via libera in quanto atlete agonistich­e di vertice in preparazio­ne per i Tokyo. Entrambe sono in corsa per un pass olimpico al corpo libero.

Soddisfatt­o, ma sempre preoccupat­o, il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, costretto nei giorni scorsi a cancellare gli Assoluti primaveril­i di Riccione della prossima settimana, validi quali Trials olimpici: «Siamo di fronte a una emergenza, è corretto che sia il governo a dire cosa fare e tutti devono obbedire: deve esserci una linea univoca dello sport e questa deve essere indicata dalle autorità».

Intanto, Spadafora che domenica si era invano appellato alla Lega calcio per lo stop totale del campionato, ha lanciato la campagna social #DistantiMa­Uniti, con testimonia­l di rango da Valentino Rossi a Filippo Tortu.

Nuoto, tiro a volo e sci avevano deciso già lo stop. Ginnaste azzurre: sì a Baku

 ?? ANSA ?? Giovanni Malagò, 60 anni. Accanto, dall’alto: Valentino Rossi, Bebe Vio e Federica Brignone, tra i testimonia­l della campagna social del ministero dello Sport #DistantiMa- Uniti
ANSA Giovanni Malagò, 60 anni. Accanto, dall’alto: Valentino Rossi, Bebe Vio e Federica Brignone, tra i testimonia­l della campagna social del ministero dello Sport #DistantiMa- Uniti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy