Basile: Molti italiani non vogliono capire
olimpici dovrebbero esserci delle deroghe, ma di più non sappiamo per ora - commenta coach Salvino –. Ci atterremo alla lettera alle disposizioni del governo: stiamo in casa il più possibile ed evitiamo posti affollati. Un comportamento che dovrebbero seguire tutti. In verità qui in Lombardia abbiamo notato un accresciuto senso civico». Il clan Tortu non si sente isolato. «In realtà per Filippo non è cambiato molto, ci siamo allenati come da programma, il problema è gestire questa fase senza farsi prendere dal panico - continua Salvino -. Filippo ne approfitta per studiare: sta preparando un esame di matematica alla Luiss di Roma, per fortuna può seguire le lezioni via Skype. Di venire a Roma però non se ne parla, anche se nella Capitale vive la nonna». Domenica sera ha seguito in tv Juve-Inter a porte a chiuse. «Ma sulla sospensione del campionato non abbiamo una posizione precisa». Programmi agonistici? «Esordio sui 100 a metà maggio, poi il Golden Gala a Napoli del 28 maggio. Ma ora è proprio difficile fare programmi».
Il tatami è ormai un miraggio per Fabio Basile. «È un bel casino, purtroppo non ci stiamo allenando e siamo fermi da tre giorni adesso - racconta il judoka piemontese -. Dovevamo partire mercoledì (domani; ndr) per la Russia, ma a noi italiani non ci lasciano andare, così come lo impediscono ai rappresentanti delle altre nazioni più colpite come noi dal dilagare dei contagi per il Coronavirus». Eppure lo show di Ekaterinburg andrà avanti lo stesso, pur senza parecchi protagonisti, come spiega