Santana freme «Io e il Palermo una cosa sola»
tutta l’assistenza possibile ma in certe situazioni nessuno può sostituirsi ai genitori. Non è lo stesso che stare in famiglia. D’altra parte, qui a Torino potrebbero esserci più complicazioni. Anche noi siamo bloccati. Mia moglie ha chiuso il negozio, io non ho alternative: vendo case e richieste ovviamente non ne arrivano».
MAMMA KATIA. Il sentimento di una madre verso il figlio è il più grande del mondo. «Non la stiamo vivendo bene ammette Katia Silipo - in un momento del genere, avere un figlio lontano... Andrea è cresciuto in fretta e si preoccupa per noi, ci telefona spesso, era tranquillo. Lo aiuta il carattere. Dolce, sicuro del fatto suo, sa cavarsela in ogni circostanza ed è sincero e spontaneo. Siamo una famiglia semplice, avremmo voluto che tornasse a casa, almeno per qualche giorno. Ma hanno bloccato tutto. I genitori vorrebbero sempre i figli accanto».
Una vita da palermitano. Simbolo di una squadra incisa nel suo animo e sulla pelle. Pagine scritte, con sentimenti calcistici e familiari. E col ritorno nella città che gli ha regalato onori, amore e figli. Un romanzo infinito, quello di Mario Alberto Santana, rivissuto 14 anni dopo, fra successi e improvvise complicazioni per la rottura del tendine d’achille, nel pieno di una stagione fantastica, sconvolta dall’emergenza coronavirus proprio in vista del traguardo.
SANTANAFOREVER. Gettate le stampelle, Santana ha seguito i compagni anche nelle trasferte. Per sua scelta e con il consenso di Pergolizzi. Non solo leader e consigliere, si è seduto perfino in panchina beccandosi, a Licata, espulsione e giornata di squalifica per aver protestato contro l’arbitro. Pergolizzi lo ha sempre tenuto in grande considerazione: «Mario ha continuato a essere il numero uno, la guida, dimostrando attaccamento alla società e ai compagni. Ragazzo intelligente, si sente palermitano a tutti gli effetti, incarna lo spirito del gruppo». E c’è un motivo: Santana vede un futuro in rosa, sulla strada dei 39 anni e di un’avventura che, dopo l’addio al calcio, proseguirà da dirigente.
IL CAPITANO MARIO. Il Palermo resta primo in un campionato che non c’è. Tutti a casa. Meno Santana, che non deve mollare perché in fase di recupero. Niente sconti per lui. Sia pure con gli accorgenti imposti dal decreto, deve seguire un programma incalzante. Difficile stabilire la data del suo rientro. Mario, comunque, ha fatto passi inaspettati come rivela Roberto Matracia, responsabile del settore sanitario del Palermo, scoprendo segreti e sogni di un capitano non giocatore, prima confinato in pale