Otto contagiati. «Ma stanno bene»
GENOVA - Salgono a otto i giocatori della Sampdoria contagiati dal coronavirus. Si sono aggiunti nella giornata di ieri il centrocampista Fabio Depaoli e il difensore polacco Bartosz Bereszynski che hanno svelato la notizia attraverso i propri profili di Instagram. Oltre a loro è stato registrato un altro caso, il cui nome è ancora top secret. Attraverso il sito ufficiale la società in un comunicato ha spiegato che «onde evitare fughe di notizie ed inutili allarmismi, ha scelto di non dare più informazioni sui propri tesserati che, in presenza di lievi sintomi, sono stati sottoposti agli accertamenti previsti in merito al Coronavirus-Covid-19. L’unica notizia importante è che i ragazzi stanno tutti bene e sono nei loro domicili a Genova», ha scritto la società.
Dunque la lista dei contagiati, che comprende anche il medico sociale, si è allungata dopo Gabbiadini, Colley, Ekdal, Thorsby e La Gumina. Tutti stanno bene, sentono fortissimo l’affetto dei tifosi e dei compagni e hanno voluto mandare messaggi incoraggianti: «Ci tengo a rassicurarvi che sto bene! Questo mostro invisibile ci sta colpendo indistintamente, ma adottando le giuste misure e seguendo le direttiva sanitarie possiamo vincere la nostra più grande partita e tornare più forti di prima. Un abbraccio a tutte le persone contagiate e un ringraziamento a tutti i medici che ci stanno aiutando. Restiamo a casa», ha scritto Depaoli sui social. Seguito poco dopo anche da Bereszynski: «Nonostante le adeguate precauzioni, non sono riuscito a evitare l’infezione. Vi chiedo di essere responsabili e rimanere a casa se possibile», ha sottolineato il polacco.
Squadra e staff tecnico in quarantena da alcuni giorni e ovviamente contatto diretto con i medici blucerchiati per monitorare la situazione. E scendono in campo anche i tifosi contro il coronavirus e lo fanno attraverso un comunicato firmato da Gruppi della Sud e Federclubs in cui annunciano di voler rinunciare al rimborso della quota abbonamento non goduta in occasione di Sampdoria-Verona di domenica giocata a porte chiuse. «Sapete quanto può valere questo piccolo gesto se tutti gli abbonati aderiranno? Fino a 170.000 euro! Chiediamo pertanto alla società Sampdoria di attivarsi, come già altre hanno fatto (vedi Parma), per darci questa possibilità in tempi rapidi e compatibili con l’emergenza in atto. Da parte nostra, dei ragazzi della Gradinata Sud e della Federclubs, garantiamo l’adesione a questa forma di sostegno, indicando una destinazione che ci è stata segnalata come la più idonea alla causa: l’U.O Clinica di Malattie infettive e tropicali dell’Ospedale San Martino di Genova», si legge nella nota.
Con Bereszynski e Depaoli, un altro nome che il club tiene segreto