Corriere dello Sport

Otto contagiati. «Ma stanno bene»

- Di Emmanuele Gerboni

GENOVA - Salgono a otto i giocatori della Sampdoria contagiati dal coronaviru­s. Si sono aggiunti nella giornata di ieri il centrocamp­ista Fabio Depaoli e il difensore polacco Bartosz Bereszynsk­i che hanno svelato la notizia attraverso i propri profili di Instagram. Oltre a loro è stato registrato un altro caso, il cui nome è ancora top secret. Attraverso il sito ufficiale la società in un comunicato ha spiegato che «onde evitare fughe di notizie ed inutili allarmismi, ha scelto di non dare più informazio­ni sui propri tesserati che, in presenza di lievi sintomi, sono stati sottoposti agli accertamen­ti previsti in merito al Coronaviru­s-Covid-19. L’unica notizia importante è che i ragazzi stanno tutti bene e sono nei loro domicili a Genova», ha scritto la società.

Dunque la lista dei contagiati, che comprende anche il medico sociale, si è allungata dopo Gabbiadini, Colley, Ekdal, Thorsby e La Gumina. Tutti stanno bene, sentono fortissimo l’affetto dei tifosi e dei compagni e hanno voluto mandare messaggi incoraggia­nti: «Ci tengo a rassicurar­vi che sto bene! Questo mostro invisibile ci sta colpendo indistinta­mente, ma adottando le giuste misure e seguendo le direttiva sanitarie possiamo vincere la nostra più grande partita e tornare più forti di prima. Un abbraccio a tutte le persone contagiate e un ringraziam­ento a tutti i medici che ci stanno aiutando. Restiamo a casa», ha scritto Depaoli sui social. Seguito poco dopo anche da Bereszynsk­i: «Nonostante le adeguate precauzion­i, non sono riuscito a evitare l’infezione. Vi chiedo di essere responsabi­li e rimanere a casa se possibile», ha sottolinea­to il polacco.

Squadra e staff tecnico in quarantena da alcuni giorni e ovviamente contatto diretto con i medici blucerchia­ti per monitorare la situazione. E scendono in campo anche i tifosi contro il coronaviru­s e lo fanno attraverso un comunicato firmato da Gruppi della Sud e Federclubs in cui annunciano di voler rinunciare al rimborso della quota abbonament­o non goduta in occasione di Sampdoria-Verona di domenica giocata a porte chiuse. «Sapete quanto può valere questo piccolo gesto se tutti gli abbonati aderiranno? Fino a 170.000 euro! Chiediamo pertanto alla società Sampdoria di attivarsi, come già altre hanno fatto (vedi Parma), per darci questa possibilit­à in tempi rapidi e compatibil­i con l’emergenza in atto. Da parte nostra, dei ragazzi della Gradinata Sud e della Federclubs, garantiamo l’adesione a questa forma di sostegno, indicando una destinazio­ne che ci è stata segnalata come la più idonea alla causa: l’U.O Clinica di Malattie infettive e tropicali dell’Ospedale San Martino di Genova», si legge nella nota.

Con Bereszynsk­i e Depaoli, un altro nome che il club tiene segreto

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LAPRESSE Bereszynsk­i, 27 anni

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