E la Germania si sente in guerra
CLUB FORTEMENTE PREOCCUPATI, SI RISCHIA UN FLOP DA 750 MILIONI
«Non si sente cadere uno spillo». Ieri il guardiano del Signal-Iduna-Park era solo e avvilito nel piazzale deserto davanti allo stadio. A Dortmund, il derby della Ruhr tra il Borussia e lo Schalke (edizione numero 95) è stato rinviato a chissà quando. Dominava il silenzio nel più grande stadio tedesco, esaurito ma vuoto, con 81.654 biglietti venduti.
DALLA GUERRA. Era dalla seconda guerra mondiale che in Germania il massimo campionato non veniva più cancellato. Il dramma stavolta non è stato generato dalle macerie della disfatta militare, ma da “un nemico invisibile e spietato”, per dirla col ministro della Salute, Jens Spahn. Domani, a Francoforte, i dirigenti dei 36 club professionistici dell’intera Bundesliga (Serie A e B) decideranno il futuro della stagione. Per ora l’attività agonistica è sospesa fino al 2 aprile. Se non riprenderà con lo svolgimento della 26ª giornata per completare il calendario, i conti della Bundesliga minacciano di affondare in un profondo rosso. «Sono in gioco le finanze per il pagamento di una grossa rata dei diritti tv - avverte Karl-Heinz Rummenigge interpretando la paura collettiva se questo pagamento dovesse venire a mancare, molti club avrebbero gravi problemi finanziari».
Per questo, l’ad del Bayern era contrario allo stop imposto dal braccio di ferro con le autorità politiche centrali e dei 16 Lander (regioni) del federalismo tedesco. Il confronto è stato durissimo, con la Lega (Dfl) e la Federazione (DFB) che hanno lottato fino all’ultimo, dopo avere aggirato nel turno precedente l’appello del ministro Spahn a cancellare gli eventi con più di mille spettatori. Sullo sfondo ha aleggiato la minaccia di uno sciopero dei giocatori, evocato ambiguamente da Thiago Alcantara (Bayern). La maggior parte dei club avrebbe preferito la soluzione a porte chiuse, per salvare almeno i diritti tv e i contratti con gli sponsor. E‘ stato calcolato che se il campionato dovesse finire adesso, con 9 giornate ancora da giocare, svanirebbero dai bilanci preventivi circa 750 milioni: 330 per l’oscuramento televisivo, 240 dagli sponsor e 180 di incassi al botteghino. Dalle tv, la Bundesliga incassa circa 1,1 miliardi a stagione.
Lo stop complica anche il negoziato per il prossimo contratto quadriennale. Gli ispettori della Lega temono che molti club potrebbero trovarsi in serie difficoltà di bilancio per ottenere l’iscrizione al prossimo campionato. Corrono questo pericolo «dai 9 ai 10 club», secondo un’analisi del canale Sport1. Probabilmente, nell’assemblea di domani, si discuterà l’istituzione di un Fondo di solidarietà che dovrebbe assicurare ai club medio-piccoli un sostegno finanziario da parte dei grandi.
Le società volevano le porte chiuse, ma più di un giocatore evocava lo sciopero