L’omaggio agli infermieri e ai medici

«Ma quanto è bello aspettare che scocchino le 18 per ritrovarsi sui balconi?» si chiedevano su Twitter, tra un filmato e l’altro, un sound e l’altro. Fratelli d’Italia ai tempi del virus. Alle 12 di ieri è scattato l’applauso per tutti i medici e gli infermieri (e tutti quelli che lavorano negli ospedali), un bambino si affacciava alla finestra e ai volontari della Croce Rossa urlava: «Grazie e buon lavoro». In questa difficoltà collettiva, ognuno fa come può. I tifosi dell’Atalanta hanno devoluto i soldi del rimborso dei biglietti per il volo a Valencia all’ospedale Papa Giovanni XXIII, 1.200 tifosi per circa 60 mila euro. Da Gasperini e dai suoi calciatori è arrivata una donazione di 50 mila euro. Il Bologna ieri ha diffuso un video per invitare tutti a stare a casa, e poi sono stati devoluti dei proventi all’ospedale Sant’Orsola. E centomila euro dalla Macron. Su Instagram impazza la sfida tra i calciatori per devolvere fondi agli ospedali italiani: palleggi con oggetti a caso. Su Twitter gli italiani si sono organizzati con la notte bianca, un giro di messaggi tra cultura, letture, e video. Ha lanciato un messaggio Messi («Forza a chi combatte il coronavirus, la salute viene prima di tutto»), ma anche Cristiano Ronaldo («Seguire i consigli, proteggere la vita deve venire prima di ogni altro interesse»). Non solo i fuoriclasse: #Cvediamopresto è un’iniziativa dei calciatori delle squadre di Lega Pro dalle loro case, maglia del proprio club addosso, palleggi tra salotto e cucina, e sfida ai colleghi della squadra che avrebbero dovuto affrontare. Anche Antonio Conte, allenatore dell'Inter, ha mandato un videomessaggio: «Mi raccomando, state a casa e rispettiamo le regole. È l'unico modo per fronteggiare l'emergenza, è un momento difficile, ma uniti ce la faremo. Forza e coraggio!». E poi c’è “Together as a team”: un campagna global di crowdfunding organizzata dell’Inter.