Corriere dello Sport

Il Napoli chiama, Napoli risponde Ore 19.45: tutti insieme a cantare

Insigne guida il flash mob lanciato con l’hastag #Haddapassa­anuttata: la città si sporge alla finestra

- Di Fabio Mandarini

Alle 19.45, spaccando il secondo, è ancora lui, Lorenzo Insigne, a guidare la rivolta come Masaniello: “Un giorno all'improvviso m’innamorai di teee... E oggi come allora, difendo la città”. E via a diffondere il video registrato in tuta sullo splendido terrazzo di casa, con uno dei suoi bimbi che gli saltella intorno e il panorama mozzafiato di una Napoli spettrale, deserta ma pur sempre cartolina, a far da sfondo. E fu così che il flash mob promosso dal club azzurro di buon mattino attraverso i social prese forma: tanti, tantissimi napoletani e tifosi del Napoli sparsi in tutte le province della regione hanno cantato ieri dai balconi e dalle finestre idealmente contro il Coronaviru­s, intonando quello che ormai la squadra e il popolo del San Paolo consideran­do un inno.

Un inno alla gioia delle vittorie; all’amore sportivo celebrato insieme, la gente sugli spalti e i giocatori che saltano abbracciat­i sotto la curva; e ora anche un inno alla speranza. Con l’hashtag in lingua napoletana in bella mostra: #HADAPASSAA­NUTTATA.

TUTTI INSIEME. E allora, Cantanapol­i. E sorride al Guaio, quello grande e grosso; invisibile ma visibile. Immarcabil­e, per il momento: Covid-19, certo. Un problema autentico; la pandemia che semina terrore e obbliga alla clausura preventiva. Sì, tutti barricati in casa ma con le ugole mai dome: “Ore 19:45. Finestra/Balcone. Un giorno all’improvviso… Facciamo cantare Napoli”, il messaggio, anzi l’invito piacevole, bello davvero e per un istante anche spensierat­o lanciato dal club a mezzo social all’alba del primo sabato da Zona Rossa. Tutti insieme appassiona­tamente, sì: il San Paolo è chiuso? Bene, che la città e le province si trasformin­o in un grande, immenso stadio. Palazzi e case, appartamen­ti: tutti invitati dal Vomero a Chiaia, passando per Fuorigrott­a, Posillipo, i Quartieri Spagnoli, il centro storico, la Ferrovia, Scampia e così via. E al cospetto di questo spettacolo di fratellanz­a pura, gli occhi grandi di Diego, Maradona, brillano e luccicano dalla facciata dell'edificio di San Giovanni a Teduccio, periferia Est, dove un giorno furono dipinti. All'improvviso, certo.

EDUARDO E LORENZO. Il profilo Instagram ufficiale del Napoli rimanda a raffica i video che i tifosi registrano e postano. E tutti con l'hashtag: #HADAPASSAA­NUTTATA. Deve superare la notte: lo diceva Eduardo De Filippo in “Napoli Milionaria”, ripetendo la frase del medico al capezzale di sua figlia malata, e dall'epoca è una frase comune, abituale, che da queste parti si usa quando c’è qualcosa che non va. Quando c’è crisi. Quando è nera e si aspetta il sole. C’è la luna, invece, alle spalle di Insigne: “Io ci sono”, scrive il capitano sui social. E poi comincia a cantare e a saltare sul terrazzo spinto dalle note della canzone da stadio sparata dall'altoparlan­te del suo smartphone. Sorride Lorenzo, si diverte uno dei suoi bimbi: e come loro tutti i tifosi che aderiscono all'iniziativa e si organizzan­o nei modi più semplici, balcone o finestra, oppure più alternativ­i: suonando tamburi, trombe e anche pentole. Strepitosi, nessuno escluso. E poi speranzosi: “Noi ci siamo”; “Non ci arrendiamo”; “Noi lottiamo”, alcuni degli slogan in calce ai video che immortalan­o facce meno annoiate, e magari meno spaventate, mentre tutto intorno è il nulla. Sì, Napoli è un deserto. Un deserto buio, alle 20 o giù di lì, con il cielo colorato dalla musica: è tutta azzurra, la Zona Rossa. Non resta che superare la nottata.

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L’invito social ieri del Napoli
 ??  ?? Insigne durante il flash mob e mentre canta al S.Paolo
Insigne durante il flash mob e mentre canta al S.Paolo
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