Corriere dello Sport

ROMA, LA CHAMPIONS PER EVITARE CESSIONI

Il passaggio da Pallotta a Friedkin in stand by, ma i bilanci vanno fatti Senza l’accesso alla maggiore competizio­ne europea, anche alcuni big saranno ceduti

- Di Roberto Maida

Niente è finito finché non è finito. E’ un principio buono per le sensazioni positive, in una trattativa che è stata considerat­a da qualcuno chiusa troppo presto, e altrettant­o per i momenti negativi, ora che le prospettiv­e all’orizzonte sono contenute in una passeggiat­a dal salotto alla camera da letto. Ma aspettando Friedkin, Pallotta sa che la legge lo obbliga ad andare avanti e a onorare il ruolo di proprietar­io di un’azienda. Tutto sembra girargli contro, dalla congiuntur­a finanziari­a più negativa di sempre alla quarantena da virus, eppure in qualche modo Pallotta riuscirà a darle respiro.

CESSIONI. Come? Alla solita maniera. Soffiando sulle perdite di bilancio con il fuoco delle plusvalenz­e. I numeri della relazione semestrale (-87 milioni) non lasciano alternativ­e, anche se le agevolazio­ni economiche garantite dal governo facilitera­nno anche le società sportive. E la stessa Uefa morderà con meno vigore perché il fair play finanziari­o venga rispettato, in un mondo del calcio che rischia il collasso dopo la dovuta paralisi. Ad ogni modo, quando la stagione riprenderà, la Roma ripartirà dal quinto posto che non basta a riconquist­are l’aria salubre della Champions. Se non riuscirà a superare l’Atalanta in classifica (oggi -3 con una partita in più) e non vincerà l’Europa League, il club andrà incontro a un inevitabil­e ridimensio­namento. Qualche partenza ci sarebbe in ogni caso, per compensare il rosso dell’esercizio 2019/20. L’idea di Guido Fienga era cavarsela con la vendita di Patrick Schick, ora in prestito al Lipsia, per 29 milioni, più l’addio a qualche giocatore non stategico: Ünder, Spinazzola, magari Florenzi che tornerà dal breve periodo al Valencia. Ma senza la Champions andrebbe rivista proprio la politica aziendale, con un taglio degli ingaggi che imporrà altri sacrifici.

IL BOMBER. Il più importante potrebbe riguardare Edin Dzeko, che già in due occasioni è stato molto vicino a lasciare la Roma: nel gennaio 2018, sotto la gestione Monchi, era stato praticamen­te ceduto al Chelsea; l’estate scorsa aveva raggiunto invece l’accordo con l’Inter, ma la linea dura di Petrachi lo ha fatto desistere in cambio di un rinnovo contrattua­le da capogiro (7,5 milioni all’anno più bonus fino al 2022). Dzeko, che questa settimana compirà 34 anni e ieri ha sensibiliz­zato i tifosi sull’opportunit­à di effettuare donazioni all’ospedale Spallanzan­i di Roma, potrebbe essere il pezzo grosso a cui la Roma proverà a rinunciare in caso di ristruttur­azione finanziari­a. Sarebbe anche lui una plusvalenz­a interessan­te, dal momento che il suo acquisto dal Manchester City risalente al 2015 è stato ammortizza­to: fosse venduto a 10-15 milioni, la cifra sarebbe comunque ossigeno netto per il bilancio.

DIFESA. Da questo discorso invece, già sposato in toto da Friedkin, la Roma vuole tenere fuori i calciatori del futuro: oltre a Zaniolo, che viene da un infortunio e non verrà messo sul mercato per nessun motivo, resterà anche Lorenzo Pellegrini, sempre che la clausola da 30 milioni non lo spinga a valutare un addio. Ma è improbabil­e: presto anzi Fienga gli sottoporrà il rinnovo del contratto. Non sono sicuri di restare invece Kluivert, che in questa stagione ha dimostrato buoni migliorame­nti tanto da meritare la nazionale olandese, e Cristante, che ha raggiunto la piena maturazion­e calcistica e a 25 anni può costituire un investimen­to interessan­te per tante società.

LIQUIDAZIO­NE. Il resto dipende anche dai calciatori: Juan Jesus ha scelto di restare a Roma nonostante un paio di offerte interessan­ti arrivate a gennaio; Perotti potrebbe anticipare a giugno il ritorno

- La riscoperta di Bruno Peres non cambia le idee della Roma: Davide Zappacosta potrebbe essere il terzino destro titolare della prossima stagione. Petrachi ha già avviato indirettam­ente la trattativa con il Chelsea, affidandos­i al manager Alessandro Lucci, per il rinnovo del prestito. Dopo una stagione disgraziat­a, in cui Zappacosta ha potuto giocare appena 12 minuti, è interesse anche della signora Marina Granovskai­a rilanciare il giocatore, che in questi giorni sta completand­o il percorso di guarigione e si sta impegnando per sostenere finanziari­amente l’ospedale di Sora, la cittadina del frusinate dove è nato.

BENTORNATO. Non dovrebbero esserci grandi difficoltà, anche perché il Chelsea ha apprezzato la linearità dei comportame­nal Boca che comunque avverrà nel 2021; la situazione di Pastore è invece complessa, perché il legame fino al 2023 è un fardello (4,5 milioni a stagione) a cui si aggiungono le precarie condizioni fisiche dell’atleta, ormai svuotato psicologic­amente dal dolore cronico a un’anca. La Roma può solo sperare di recuperarl­o, a meno di non discutere una risoluzion­e consensual­e contrattua­le piuttosto onerosa. rivisto completame­nte il prezzo dell’affare: i 780 milioni, poi ridotti a poco più di 700, di cui si parlava fino alla fine di febbraio sono una cifra ormai fuori mercato, anche se comprensiv­a di debiti e quota di aumento di capitale. Sull’ultimo punto, tra l’altro, è ormai cronologic­amente improbabil­e che Friedkin possa partecipar­e. La scadenza della copertura dell’aumento di capitale di As Roma, fino a un massimo di 150 milioni, è fissata per il 31 dicembre. Ma per entrare nell’operazione occorre aderire con largo anticipo. Prende dunque corpo l’ipotesi che Friedkin si prenda la Roma un passo alla volta: prima azionista di minoranza, poi padrone. Era l’idea iniziale, in fondo.

Il ridimensio­namento potrà essere limitato ma occorrerà vincere l’Europa League

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Cengiz Ünder, 22 anni, attaccante della Roma e della Nazionale turca
Da sinistra, il difensore Gianluca Mancini, 23 anni, e l’attaccante Edin Dzeko (33) anni. Il bosniaco potrebbe essere una delle cessioni eccellenti Cengiz Ünder, 22 anni, attaccante della Roma e della Nazionale turca
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LAPRESSE L’inglese Chris Smalling, 31 anni, difensore centrale della Roma

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