Una gara di palleggi tramite la rete con #CdaCasa e #Cvediamopresto
In Lega Pro tanta solidarietà e iniziative di speranza
Una valanga di iniziative, per non arrendersi alla paura, per restare in qualche modo aggrappati alla normalità fatta di un pallone, di una maglia che si indossa e rappresenta una città, una tifoseria, un simbolo. Se altrove si fanno le sfide a chi fa più flessioni con carichi umani (ovvero figli sulle spalle), la Lega Pro ha varato un “vero campionato” che si chiama #Cvediamopresto.
Di cosa si tratta è semplice. Un calciatore in rappresentanza della propria squadra sfida un rivale che avrebbe dovuto incontrare sul normale campo di calcio nelle giornate in cui invece il pallone è stato messo da parte, come ampi settori della vita operativa del Paese. La sfida consiste in una gara di palleggi: con tanto di camera collegata in diretta, e seguita da inappellabili “arbitri”, vince chi ne esegue di più.
IL CAMPO IN SALOTTO. Il calciatore che indossa la maglia del proprio club, palleggia tra salotto e cucina, e lancia la sfida a un rivale che si muove in un ambiente assolutamente analogo. Va da sé che la sfida non ha niente di agonistico. È semmai un messaggio di coraggio e vicinanza che i giocatori della Serie C e le rispettive squadre lanciano ai tifosi attraverso pagine e profili ufficiali Lega Pro su Facebook, Twitter e Instagram.
LA GARA DELLA SOLIDARIETÀ. C’e’ un’altra “gara” che stanno conducendo i club della C. In questo caso non ci sono sconfitti, ma solo vincitori. Continuano e crescono le adesioni alla campagna di raccolta fondi per gli ospedali, lanciata dalla C ai suoi club.«Grazie ai nostri club e ai loro giocatori - spiega Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro - per quanto hanno fatto e stanno facendo in termini di aiuti concreti nell’emergenza. La C, grazie a tutti coloro che ne fanno parte, è una grande squadra e una famiglia».
Non mancano nuove iniziative di solidarietà concreta. Sull'emergenza coronavirus Il Ravenna ha aderito alla raccolta fondi per l’ospedale Santa Maria delle Croci, rivolgendo un appello anche alla tifoseria giallorossa che ha appoggiato l'iniziativa. Si sono fatti sentire i gruppi organizzati della Curva Vittorio Mero: invitano a versare i contributi sulla piattaforma Gofundme all'indirizzo gf.me/u/ xqf75w senza bisogno di registrazione e attraverso i maggiori circuiti di carte di credito. Gli ultras ravennati anche hanno deciso di devolvere interamente quanto raccolto finora con la colletta destinata ai diffidati. Si è mossa anche la Pro Patria, che ha annunciato la decisione di partecipare alla raccolta fondi a sostegno dell’ospedale di Busto Arsizio.
A Gubbio infine gli ultras hanstare messo uno striscione davanti l'ospedale comprensoriale di Branca con l'eloquente "In questo momento di difficoltà, fieri della nostra sanità. Non Mollate!”. I gruppi organizzati hanno voluto mandare un messaggio di solidarietà con gli hashtag #insiemeallanostragente, #insiemecelafaremo e #distantimauniti. All'Imolese iniziativa unitaria dei tifosi del gruppo Irriducibile, subito condiviso dalla società, con lo striscione "I campioni da tifare siete voi. In questo momento di difficoltà onore a voi, medici e infermieri, dall'Imola ultrà".