Corriere dello Sport

Catania, l’ex bomber Lucarelli mago in difesa

RISPETTO AL PERIODO DI CAMPLONE GLI ETNEI SEGNANO MENO MA SALGONO IN CLASSIFICA

- Di Concetto Mannisi

I numeri possono voler significar­e poco e tanto al tempo stesso, a volte rappresent­are un gioco ozioso, altre ancora fotografar­e esattament­e una realtà. Non di scegliere una lente con la quale guardare le statistich­e, ma chiunque può farsi un'idea personale fra i risultati riportati dal Catania attraverso il gioco anche divertente - ma poco equilibrat­o (non necessaria­mente per colpa dell'allenatore) e pericoloso - a suo tempo imposto alla squadra rossazzurr­a da Andrea Camplone, e quello meno spettacola­re e più redditizio cucito addosso a questa squadra da Cristiano Lucarelli.

MEDIA PUNTI. Camplone ha guidato il Catania per dieci partite, prima della debacle di Vibo Valentia. In quattro gare casalinghe e in sei in trasferta ha riportato cinque vittorie e cinque sconfitte (nessun pareggio, quindi) per un totale di quindici punti, ovvero uno e mezzo a partita. Dall'arrivo di Lucarelli, con una squadra col morale sotto i tacchi e in crisi d'identità, le cose sono lievemente migliorate. Si potrebbe dire anche decisament­e, visto complessiv­amente le partite guidate dal tecnico di Livorno sono state ben venti e in questi casi la media su un periodo più ampio può risultare condiziona­ta. Invece il Catania di punti ne ha riportati 32, salendo da un punto e mezzo guadagnato per ogni partita disputata a 1,6. Poca roba, ma tutto ciò ha permesso agli etnei di balzare dal nono posto della decima giornata al sesto attuale.

GOL INCASSATI E SUBITI. Quale il segreto? E' presto detto. La bravura di Lucarelli a rendere maggiormen­te impermeabi­le la porta. Nelle dieci partite con Camplone, infatti, il Catania aveva incassato ben 19 reti (terza peggiore difesa del campionato), procedendo a una media di 1,9 gol subiti a partita. Ebbene, nelle venti partite di Lucarelli, le reti sono state ancora 19 ma con una media di 0,95 gol incassati a partita, che non potevano non avere riflessi favorevoli in classifica.

Purtroppo, il discorso della cono perta tirata da una parte con conseguenz­e negative dall'altra ha determinat­o che oggi il Catania segna di meno di allora. Perché se nell'era Camplone di reti ne sono state realizzate 18, ovvero 1,8 a partita, con Lucarelli le difese avversarie hanno dovuto masticare amaro in 21 circostanz­e, con una media di 1,05 gol a partita. E a guardare bene, quindi, con un aumento di sole tre marcature rispetto a quelle realizzate dagli etnei durante la gestione Camplone.

I fatti, però, come dice la classifica, sembra stiano dando ragione a Lucarelli, che deve provare a risalire la china per arrivare a una posizione della griglia dei playoff più comoda per una squadra che segna col contagocce. Ripresa del campionato permettend­o, si intende.

Da una media di 1,9 gol subiti per gara a 0,95: e c’è il balzo dal 10° al 6° posto

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Cristiano Lucarelli

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