Dal baseball al calcio, tutto lo sport americano si è fermato
Le corse dei cavalli proseguono dovunque, però senza pubblico. A rischio il Kentucky Derby
- È tutto fermo. Se la NBA è stata la prima grande lega a dire stop, dopo l'annuncio di mercoledì sera, nello spazio di 24/36 ore, si sono aggiunte tutte le sigle professionistiche, il calcio della MLS, l'hockey su ghiaccio della NHL, il baseball della MLB. E poi NASCAR e IndyCar, i due campionati automobilistici più importanti che se in un primo momento avevano optato per le porte chiuse, hanno poi annullato le proprie gare.
La NFL? Il football americano è in offseason, ma già alcuni team avevano sospeso tutti i viaggi programmati per il preDraft, richiamando in sede coach e scout, ancora prima del divieto arrivato dai vertici dalla lega.
A chiudere l'elenco delle grandi manifestazioni, tra le quali non si devono dimenticare i Miami Open di tennis e la Maratona di Boston, anche il golf: il Masters di Augusta, primo major della stagione, che era in programma dal 9 al 12 aprile, è stato rinviato. Non si sa a quando, si può solo aggiungere che dalla nascita, prima edizione nel 1934, si è sempre disputato tra marzo e aprile.
KENTUCKY DERBY. Se al momento le corse di cavalli proseguono per la maggior parte, ma tutte senza pubblico, questo potrebbe non essere abbastanza per la 146ª edizione del Kentucky Derby (record di spettatori 170.513 nel 2015). La gara, prima prova del Triple Crown, in programma il primo sabato di maggio, che non si è mai fermata nemmeno durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale, in settimana conoscerà il proprio destino. «Le antiche tradizioni del Kentucky Derby - si legge nel comunicato degli organizzatori - riguardano tanto i fan che la gara stessa». Ecco perché un rinvio potrebbe essere la decisione più probabile per quello che è riconosciuto come l'evento sportivo che da maggior tempo, ovvero dal 1875, e senza interruzioni, si svolge negli Stati Uniti. Nella sua storia solo due volte non si è disputato in maggio, il 29 aprile 1901 e il 9 giugno 1945.
FERMATI. Come gli sport professionistici, anche tutta l'attività della NCAA è stata sospesa: giovedì è stata comunicata la cancellazione dei loro campionati universitari, a cominciare dall'evento più popolare, il March Madness di basket. Agli studenti-atleti dell'ultimo anno la NCAA ha però concesso la possibilità di tornare a gareggiare anche la prossima stagione, opportunità che non tutti potranno cogliere a causa di impegni di lavoro o di studio presso altri atenei. Ma anche per una questione finanziaria: chi sta usufruendo di una borsa di studio parziale potrebbe non avere la disponibilità economica per un nuovo anno accademico.