Colpo di coda di Quintana
L’ultima tappa della Parigi-Nizza - l’ultima corsa chissà per quanto tempo - l’ha vinta Nairo Quintana sul difficile arrivo in salita di Valdeblore La Colmiane. Potremmo intrattenervi raccontandovi che in questo principio di stagione il colombiano è davvero in gran forma, ma al momento questa è anche la fine della stagione per cui sono discorsi di nessuna utilità. Si potrebbe forse dire che anche in quest’ultima specie di corsa l’uomo delle fughe Thomas De Gendt a un certo punto è partito da solo: lo fa sempre, ma questa volta aveva il sapore di un allontanamento dall’apocalisse e per un attimo è stato romantico. Poi però lo hanno ripreso e insomma è stata una corsa come le altre. Più o meno.
Dietro a Quintana si è mosso anche Benoot, che ha sprintato in salita per vedere se riusciva a strappare la maglia gialla a Schachmann. Però non ce l’ha fatta. C’era anche Vincenzo Nibali, che ha provato ad attaccare sull’ultima salita, ma senza riuscire a fare la differenza. Quinto al traguardo, quarto in classifica generale. «Era la prima e vera salita lunga della stagione, la voglia di attaccare non è mancata, purtroppo gli avversari non erano proprio dell’idea di lasciarmi andare, come invece hanno fatto con Benoot. La prendo come una forma di rispetto. Quando ho capito che non sarei riuscito ad andarmene, ho preferito rimanere a ruota». Prima dell’ultima tappa il governo danese aveva chiesto ai suoi cittadini di rientrare rapidamente alla base, e così il campione del mondo Pedersen aveva lasciato quel che rimaneva della corsa.
Da oggi anche tutti gli altri saranno a casa, e nessuno sa per quanto. Nibali è tornato a Lugano, da Rachele e Emma. «Aspetteremo gli sviluppi e poi faremo le dovute valutazioni». Da ieri sono a casa anche i corridori della UAE che erano ad Abu Dhabi: Diego Ulissi ha finalmente conosciuto Anna, nata mentre lui era in quarantena.