La tesi: «Era isolamento volontario»
- Il caso Higuain ha creato imbarazzo alla Juve, perchè in prima istanza la vicenda dell’argentino si era configurata come una “fuga” dall’hotel in cui lui e altri compagni stavano trascorrendo questo periodo. E infatti sui social è partito rapidamente un diluvio di post che criticavano aspramente il comportamento del giocatore - che pure nei giorni scorsi si era speso pubblicamente in sostegno della campagna di raccolta fondi promossa dalla Juve -, ma anche della società. Il club non ha fatto alcuna comunicazione ufficiale ma ha spiegato di essere a conoscenza della scelta del Pipita, così come di quelle di Pjanic e Khedira, di essere stata informata delle loro decisioni e che tutti e tre erano risultati negativi al tampone. Altro particolare: è stato fatto notare che si tratta di “isolamento
volontario” e non di “quarantena”, che è disposta dall’Autorità sanitaria. Da qui è nato il via libera alla partenza.
PERCHE’. Il web però non ha fatto sconti. I principali quesiti hanno riguardato il perchè Higuain abbia interrotto l’isolamento che dura due settimane e il perchè la società abbia acconsentito al viaggio. I social si sono presto infiammati. Ecco un piccolo campione di stoccate rivolte al club bianconero e al Pipita. «La Juve è lo Stato
e può decidere in autonomia». «Sull'autocertificazione scriverò “Higuain”». «Adesso per poter uscire dall’Italia bisogna chiedere il permesso alla Juve». «Si può difendere uno che era in quarantena e scappa via con il jet privato». «Non lamentiamoci se poi la gente non rispetta i divieti e va a correre o a passeggio». «Un italiano in quarantena non può nemmeno andare ai funerali dei propri cari, invece qualcuno può espatriare pur essendo in quarantena?». «Lui può fare come vuole solo perché è ricco e famoso? Chi non rispetta le regole va punito, famoso o persona comune che sia». Molti altri, in ogni caso, hanno provato a spegnere un po’ il fuoco. Un commento per tutti: «Basta informarsi, la madre sta male».
Web scatenato: «Per muoversi serve il permesso dei bianconeri...»