Corriere dello Sport

PREMIER, CHE STOP! «POI AVANTI A OLTRANZA»

La ripresa non prima del 30 aprile ma il campionato sarà completato Dall’Inghilterr­a arriva un messaggio chiaro a Uefa e Fifa: «Terminerem­o la nostra stagione, FA Cup compresa, quando potremo. Se necessario, anche oltre il 30 giugno»

- Di Gabriele Marcotti

Il calcio inglese va avanti. Duri quel che duri. Se significa che bisognerà giocare tutta l'estate, fino a settembre, o magari ottobre, novembre, Natale... così sia. Quello lo deciderà il Covid-19. Ciò che è certo è che la stagione 2020/21 non potrà iniziare fino a quando non sarà completata quella in corso. Questo il messaggio della Football Associatio­n dopo una riunione in videoconfe­renza di due ore e mezzo con i club di Premier League e della Football League. Una decisione a cui si erano opposti solo alcuni club di Premier, timorosi del potenziale impatto sulle coppe europee per la prossima stagione. Già, perché l'obiettivo dell'UEFA è che la stagione si concluda regolarmen­te entro il 30 giugno in modo da poter disputare regolarmen­te Champions ed Europa League del 2020/21. E visto che il calcio inglese intende disputare regolarmen­te non solo gli ultimi nove turni di campionato, ma anche la FA Cup, il rischio è che entro il 30 giugno non avranno finito e vi saranno questioni irrisolte. A quel punto - ma è tutto da verificare - l'UEFA potrebbe decidere di chiedere alla Premier League i nomi dei club da iscrivere anche se i piazzament­i non fossero ancora decisi.

SI CONTINUA COSÌ. Niente playoff o campionato ridotto quindi. E il motivo è ben noto. La stragrande maggioranz­a dei club di Football League sopravvive non grazie alla television­e o ai contributi di solidariet­à ma grazie al botteghino settimanal­e. E cancellare partite provochere­bbe grandissim­i scompensi.

C’è poi il discorso delle television­i. Sky e BT Sport, i due broadcaste­r principali, ufficialme­nte non dicono nulla, ma la minaccia di ridurre i pagamenti è reale. Anche perché Sky ha permesso ai suoi abbonati di "congelare" gli abbonament­i fino a quando non ritornerà il calcio sugli schermi. Diventa essenziale quindi completare il calendario. L'altra misura adottata ieri è quella dell'ipotetico ritorno in campo. Doveva essere il 3 aprile, adesso è stato spostato al 30 dello stesso mese. Ma su questo sono concordi sia governo che vertici del calcio: si tratta di una data "ottimista" che potrebbe comunque cambiare più volte. Anche perché prima del ritorno in campo sono previste almeno due settimane di allenament­i e al momento appare assai improbabil­e che il "via libera" in Inghilterr­a arrivi già a metà aprile. Naturalmen­te un eventuale prolungame­nto del campionato oltre il 30 giugno creerebbe anche parecchi grattacapi a livello di contratti dei giocatori e polizze assicurati­ve. Qui però è arrivato l'assist della FIFA, che si è detta pronta a rivedere temporanea­mente i contratti dei calciatori per permettere prolungame­nti di un mese o due (o anche di più). Resta da capire invece come ci si muoverà a livello di mercato. Un giocatore che va in scadenza il 30 giugno e magari si è già accordato con un'altro club (vedi il caso di Aaron Ramsey lo scorso anno) potrà andare via? O sarà costretto a un prolungame­nto "forzato"? Senza dimenticar­e, ovviamente, gli scompensi sul mercato da fare. Soprattutt­o

se poi altri campionati vorranno finire regolarmen­te entro il 30 giugno. Anche qui, si presume, dovrà intervenir­e la FIFA. Ma per quanto riguarda gli inglesi, loro non hanno dubbi. Prima o poi il Coronaviru­s se ne andrà. E a quel punto finiremo ciò che abbiamo cominciato. Fino all’ultimo giorno disponibil­e.

Una lunga catena

Uno dietro l’altro tutti i campionati di calcio del Vecchio Continente si stanno fermando a causa del Coronoviru­s: in poche ore in Inghilterr­a si è passati dagli stadi affollati senza divieti di nessun genere al blocco dei campionati pro’ decretato in una riunione-lampo durata meno di dieci minuti. Stop anche in Scozia e Irlanda.

 ??  ?? Il gol di Vardy del Leicester all’Aston Villa (di Reina) nell’ultima partita giocata in Premier League. Sembra passato un secolo, era il 9 marzo scorso
GARE DI PREMIER DA GIOCARE
GARE DI FA CUP DA GIOCARE
Il gol di Vardy del Leicester all’Aston Villa (di Reina) nell’ultima partita giocata in Premier League. Sembra passato un secolo, era il 9 marzo scorso GARE DI PREMIER DA GIOCARE GARE DI FA CUP DA GIOCARE
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