Ribery: «Italia, ce la farai». Rocco applaude
Traguardo quasi raggiunto, oltre 480 mila euro della raccolta iniziata e stimolata da Rocco Commisso che ieri intervenendo telefonicamente su «Radio Bruno Toscana» ha annunciato che anche dopo aver superato la quota di mezzo milione di euro la sottoscrizione non si fermerà. «Dobbiamo cercare di dare una mano ai medici, agli infermieri, a tutti quelli che sono in prima linea. Sono loro i veri eroi...». Commisso ha ringraziato tutti, ogni singolo tifoso che sta donando «quel che può». Una parola in più per Ribery che come lui è un innamorato che viene da fuori. Lo stesso Franck, oltre ad una cospicua donazione, ha poi postato il suo messaggio su Instagram: «Usciremo da questa difficile situazione. Coraggio Italia, forza mia Firenze».
DOVERE, NON FAVORE. Con la moglie accanto, Rocco ha mandato un saluto ovviamente al figlio, a Joe Barone, chiusi a Firenze. «Io sto bene, la situazione è terribile soprattutto lì da voi. Voglio fare il possibile per aiutarvi. Questo per me è un dovere, non un favore. Firenze con me è stata fenomenale dal primo giorno e voglio ricambiare. Anche perché la nostra azienda è stata colpita, alcuni dipendenti della Fiorentina sono in ospedale, qualcuno è a Careggi e anche la bambina di un nostro fisioterapista è al Meyer, per fortuna nessuno è in pericolo di vita. Ho parlato stamattina con i giocatori (Vlahovic, Cutrone e Pezzella, ndc), stanno bene e vogliono tornare presto in campo. Se ho paura? Sono preoccupato per i miei collaboratori e per mio figlio: Joseph vive in un albergo ed è giusto che tutti stiano a casa. Io non esco, nonostante la situazione sia meno grave. Mi hanno detto che San Rocco è protettore contro le epidemie e spero che aiuti la gente in questa situazione».
VOGLIA DI CALCIO. Commisso ha poi raccontato di come aspetti si torni a giocare, la voglia di campionato, di Fiorentina, di normalità. Il desiderio di tutti, poi il messaggio fortissimo: per tutti «Forza e Cuore», lo slogan per Firenze per l’Italia e per gli italiani. Ringraziamenti dall’Ospedale di Santa Maria Nuova che ha già investito parte della cifra ricevuta per strumenti contro il dilagare della pandemia. La lotta continua.