Modena, i tifosi si mobilitano
- Il Modena non si allena, per meglio dire ognuno si allena separatamente: la città è blindata e ogni atleta grazie anche agli strumenti messi a loro disposizione dalla società gialloblù, cerca di mantere la forma fra le mura di casa. E in un periodo come questo di emergenza, a scendere metaforicamente in campo sono stati proprio i tifosi, la società e il presidente Romano Sghedoni. Così per una volta la lettera “esse” non è stata solo la prima della parola sport, ma piuttosto solidarietà: «In questo momento così delicato, dobbiamo essere riconoscenti a tutto il personale sanitario che giorno e notte è in prima linea con grande sacrificio contro questo virus. Attendiamo e auspichiamo un'iniziativa di solidarietà economica da parte del Modena FC 2018 verso gli ospedali o altri enti della nostra provincia per aiutare chi lotta per noi in questa emergenza Coronavirus - hanno scritto in una lettera aperta i tifosi canarini -. Magari utilizzando in parte anche i soldi degli eventuali rimborsi agli abbonati per le partite che si disputeranno a porte chiuse o che non verranno disputate e in egual importo con soldi messi dalla società stessa. Tale iniziativa verrà pienamente appoggiata e sostenuta da tutti i gruppi della Curva Monatagnani, impegnandosi a non richiedere la restituzione di tale rimborso e cercando di coinvolgere e far aderire a tale iniziativa anche agli abbonati degli altri settori dello stadio».
SOLUZIONI ANCORA ALLO STUDIO. E il Modena ha prontamente risposto dando la sua viva disponibilità: «Fin dal momento in cui la Lega Pro ha rimandato le prime partite, il club ha cominciato a studiare le possibili soluzioni da attuare per i propri abbonati - si legge in una nota - E’ bello e onorevole da parte dei nostri supporters voler rinunciare alla propria quota, in questo momento, dopo i provvedimenti presi ieri dal Governo, è difficile ipotizzare cosa possa accadere. Le gare potrebbero essere disputate tutte quante con il pubblico sugli spalti, oppure a porte chiuse, o addirittura non giocate, ma senz’altro saremo sensibili e solidali con gli ospedali ed i pazienti della nostra città».
CONTRIBUTO DEL PATRON AGLI OSPEDALI. Ed il primo a muoversi è stato il proprietario e presidente Romano Sghedoni, il quale personalmente ha deciso di contribuire devolvendo 100.000 euro per l’acquisto di 10 Monitor BLTQ5 per la terapia semi intensiva dell’Ospedale di Sassuolo Spa e 10 Sistemi di ventilazione polmonare ad alto flusso per la terapia intensiva degli altri Ospedali della Provincia di Modena. Un gesto per sostenere lo sforzo delle strutture nell’affrontare la crisi da Covid-19. Un atto dovuto per aiutare il Paese in questo difficile momento che sta colpendo non soltanto l’Italia ma l’intero pianeta.