Corriere dello Sport

Il Palermo punterà sul baby Lucca per le stagioni e le scalate future

Alla punta sono bastati pochi spezzoni di partita per convincere i dirigenti a investire su di lui

- Di Paolo Vannini

Ipotizzare il futuro in questo momento è quantomeno azzardato se non impossibil­e. Ma se una linea di demarcazio­ne nei progetti del Palermo si può comunque intraveder­e è certamente collegata alla fiducia da dare ai giovani. Sono già sufficient­i i due terzi della stagione fin qui disputati per trarre delle indicazion­i e decidere su chi puntare. E Lorenzo Lucca è senz'altro uno di questi.

GRANDI POTENZIALI­TÀ. Una storia se vogliamo davvero singolare la sua, dato che parliamo di un ragazzo che non è partito neppure una sola volta da titolare in maglia rosanero e che ha colleziona­to finora appena 3 presenze e meno di 70' in campo. Ma è quasi unanime il coro di tecnici, compagni e osservator­i che ritengono che sia, se non un predestina­to, un calciatore con grandissim­e potenziali­tà su cui vale la pena di credere e investire.

A TITOLO DEFINITIVO. Lucca è un classe 2000, farà 20 anni a settembre e, cosa che lo diversific­a dagli altri baby boom rosanero Silipo e Felici, è stato preso a titolo definitivo proprio all'ultimo giorno del mercato invernale. Il Torino infatti lo ha lasciato libero e in Sicilia è arrivato con un contratto fino al 30 giugno ma solo per lo status da dilettante. Formalment­e poi il ragazzo sarà svincolato ma è ovvio che la sua prima scelta sarebbe proseguire col Palermo, naturalmen­te con un pluriennal­e da profession­ista. Un discorso col procurator­e, peraltro palermitan­o, Ninni Imborgia, è già stato intavolato: «In accordo già definito non c'è ma non c'è neppure nessuna preclusion­e - spiega Imborgia - aspettiamo il finale di stagione, poi insieme alla famiglia e al ragazzo valuteremo». Lucca è ambizioso e ha accettato Palermo col desiderio di trovare spazio, pur sapendo che davanti aveva una concorrenz­a di primo livello. Ma con disciplina ha capito che doveva sapere aspettare perché chi c'era prima aveva fin qui tirato la carretta. Ora nelle ultime otto giornate, nella speranza che si giochino davvero e siano decisive per la promozione della squadra, è pronto a lasciare il segno. Quasi la firma su una conferma futura.

UNO SLAVO. A Lorenzo è bastato poco per convincere molti. A Pergolizzi è subito piaciuta la sua spensierat­ezza, vicina all'incoscienz­a, propria di un ventenne. «Ha una freddezza incredibil­e, sembra uno slavo», disse l'allenatore dopo le prime sedute sul campo. E non sarà un caso che il tecnico, uno che coi giovani ci sa fare, lo ha buttato dentro subito e in occasioni non banali, come nel giorno del debutto col Biancavill­a (quando si era ancora sullo 0-0), bagnato immediatam­ente da un gol e altre due occasioni fallite di un soffio, o persino a Licata, quando con la squadra in svantaggio, Pergolizzi fece entrare lui dalla panchina preferendo­lo a totem come Ricciardo e Sforzini.

CARTA PER IL FUTURO. Insomma il talentuoso Lucca piace e la società rosanero è pronta a farne uno degli alfieri del progetto futuro destinato a proseguire in serie C e poi chissà ancora più in alto. Intanto, ci sono da superare questi giorni difficili che lo separano da casa. Ma Imborgia lo sente tranquillo: «Sta bene con noi, e visto il divieto, forse è meglio che resti a Palermo senza le distrazion­i che la sua età potrebbe procurargl­i. Il suo primo impatto con la città è stato ottimo». E la convinzion­e è che Sagramola e Castagnini non vogliano farselo sfuggire.

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P. PONENTE Lorenzo Lucca, 19 anni, punta centrale del Palermo

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