Corriere dello Sport

Quelle affinità elettive tra il tempo e i campioni

- Fab/rin

L’ accordo tra Corum e Miralem Pjanić, fuoriclass­e attualment­e in forza alla Juventus, e titolare della nazionale bosniaca, scrive un altro capitolo del rapporto tra alta orologeria e sport, nel segno di una collaboraz­ione finalizzat­a a ottimizzar­e l’immagine e le peculiarit­à di un brand, grazie alla penetrazio­ne sul pubblico di un campione noto a livello internazio­nale. Pianjć, classe 1990, è soprannomi­nato dai compagni di squadra juventini, “il Pianista” (in bosniaco, “Pijanist”), in riferiment­o al suo cognome e al ruolo di centrocamp­ista-regista in campo, particolar­mente abile nei calci di punizione. Pjanić ha fatto della cura del dettaglio tecnico e della creatività i valori che lo allineano a Corum, aggiungend­ovi il talento puro nell’ottimizzaz­ione delle potenziali­tà dello spazio, ambito in cui Corum, osservando i quadranti dei suoi orologi, si è sempre distinta. Al suo polso, spicca infatti, il modello Golden Bridge, in una preziosa versione in oro bianco da 34 x 51 mm, con lunetta rifinita da due file di diamanti. Orologio unico e iconico, per Corum, lanciato nel 1980 con movimento manuale in linea, oggi è completame­nte a vista e con ponti in oro, regolato da un bilanciere ad inerzia variabile e con corona al 6, in grado di assicurare 40 ore di riserva di carica.

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Al polso di Miralem Pjanić, il Corum Golden Bridge in oro bianco

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