KOULIBALY ORO PREMIER
I Red Devils da tempo vorrebbero Kalidou al centro della loro retroguardia Nuovo assalto del Manchester Utd al difensore: il tecnico Solskjaer spinge per averlo nonostante ci sia la clausola di 150 milioni
Prima o poi tornano: ricompaiono dalla nebbia del passato, lasciano che riemergano dai propri pensieri o semplicemente erano già lì, sulla riva, ad aspettare che arrivasse l’ora e il giorno giusto, per ripresentarsi. E il calcio, anche mentre il pallone è adagiato sulle panchine e comunque ai margini dell’esistenza, ritroverà lo slancio e avrà modo di spargere allegria: e sarà proprio allora, quando il rimbalzo tornerà ad essere regolare, che nella normalità si scorgerà di nuovo ciò che si è visto due anni fa e nell’estate scorsa, quando il Manchester United ha bussato (virtualmente) alla porta di Castel Volturno, per presentare le proprie seducenti avance e cercare di far crollare De Laurentiis.
IL NO. Centotto milioni di sterline avrebbero fatto vacillare chiunque, mentre il Napoli riuscì a resistere: Koulibaly rinnovò nell’estate del 2018, prima che cominciasse Liverpool-Napoli a Dublino, contratto principesco da sei milioni (con dentro già compresi una serie di bonus) come si conviene ad una star. Sono le leggi del mercato. E poi ha scelto di rimanere ancora, dodici mesi dopo, dopo essersi confrontato con De Laurentiis, aver toccato con mano la «centralità» del proprio ruolo: è andata diversamente, ma succede nel calcio, e neanche il più acuto dei pessimisti avrebbe potuto sospettare che sarebbe stata una stagione infarcita di disavventure personali, di infortuni e appesantita da un rendimento inedito. Up & down.
LO STRILLO. Ma Koulibaly rimane la voglia matta dello United e il Daily Mirro ci è tornato, rilanciando prepotentemente ciò che s’avverte da un bel po’: la prima scelta per la difesa è il senegalese che nei suoi sei anni napoletani s’è imposto come una cima da scalare. Ma sarà dura e complicata, servirà le argomentazioni giuste, anche perché intanto la storia si è arricchita di pretendenti e vai a capire cosa ancora potrà mutare.
FILO ROSSO. Poi c’è quasi un filo (giallo)rosso che lega Koulibaly allo United, perché quando la stagione andrà in archivio a Manchester ci saranno vari argomenti da affrontare e Chris Smalling della Roma rappresenterà un elemento portante delle strategie che nasceranno: la Roma ha la possibilità di riscattarlo e ciò toglierebbe il centrale difensivo dalle disponibilità di Solskjaer, che fa il tifo per il senegalese.
LA CLAUSOLA. Koulibaly è l’oro di Napoli, lo raccontano i precedenti stessi - proprio quello dello United - ma anche il vociare che intorno a lui si è avvertito, con una serie di accostamenti sempre a club di altissima fascia, in grado di avvicinare una quotazione che non è mai scesa al di sotto dei cento milioni di euro e che tra l’altro è «arricchita» dalla presenza della clausola, stabilita due anni, di 150 milioni di euro, che rappresenta sempre un bunker. Koulibaly è stato «tecnicamente» inavvicinabile nel recentissimo passato, per ragioni squisitamente economiche, contrattuali ma anche per la volontà di continuare a credere in un sogno da realizzare nel Napoli, con il quale due anni fa è andato vicinissimo allo scudetto. Però il tempo passa inesorabilmente e a giugno, il 20, Koulibaly compirà ventinove anni, sarà quindi ovvio concedersi valutazioni che apparterranno a lui es anche alla società. Finirà per sorgere quasi inevitabilmente il desiderio di rimettersi in discussione e il Napoli,
DeLa già disse no a una precedente offerta di 108 milioni di sterline
stavolta, potrebbe opporre meno resistenza. L’Inghilterra chiama ed al Manchester United, quando si ripresenterà, sarà complicato opporsi .... Un tormento che si trasformerà in un tormentone.
Il senegalese è blindato, però stavolta la trattativa non è da escludersi