Corriere dello Sport

ANCHE LA LAZIO SU KUMBULLA

Il difensore, sbocciato con Juric, diventerà uno dei pezzi più pregiati e ricercati quando riaprirà il mercato estivo Tare non molla il gioiello italo-albanese del Verona: dovrà battere la concorrenz­a dell’Inter, in prima fila

- Di Fabrizio Patania

La notizia rimbalza dall’Albania: Marash Kumbulla è ancora nei pensieri della Lazio. Tare continua a mantenere rapporti e contatti con gli agenti e con la famiglia del difensore centrale del Verona, nato a Peschiera del Garda da genitori albanesi. Il ct Reja, consideran­do la doppia cittadinan­za, a metà ottobre lo ha fatto debuttare nella nazionale maggiore prima che entrasse nel mirino di Mancini e nel giro azzurro. L’Inter è in primissima fila e resta la grande favorita per Kumbulla, si parla persino del Chelsea e di offerte in arrivo dalla Premier, ma sul giocatore si registra l’attenzione (ancora viva) del club biancocele­ste. Tare ci pensava già otto-dieci mesi fa, lo ha seguito e non lo ha mai mollato, ecco l’indiscrezi­one venuta alla luce nelle ultime ore. E’ chiaro che molto, o tutto, dipenderà dalla valutazion­e e dagli sviluppi legati al campionato sospeso, se ripartirà e quando. Nessuno oggi può immaginare il mercato che verrà, con quali prospettiv­e e in quanto tempo si potrà consumare, troppe variabili da calcolare. Kumbulla, classe Duemila, nell’attesa resta un nome da monitorare e da tenere d’occhio in orbita Lazio.

RADICI. E’ un difensore fisico, roccioso, abilissimo nel gioco aereo, abituato a difendere a tre, il suo sistema preferito. A quattro forse è un pochino troppo lento. Nel Verona di Juric, sul centro-sinistra, ha impression­ato tutti e ha strappato consensi: 18 presenze e 1 gol in Serie A per un gioiello sino alla passata stagione impegnato nella categoria Primavera e con appena un gettone di presenza in B. Ha compiuto 20 anni da poco più di un mese e viene descritto come un ragazzo serissimo. Nel 2018 lo aveva preso e bloccato Paratici, la Juve intendeva portarlo nel proprio vivaio: il padre s’impuntò per una questione di riconoscen­za nei confronti del Verona, che lo aveva svezzato. Anche Marash non si voleva allontanar­e dalla terra in cui è cresciuto. Nello scorso gennaio è stato vicinissim­o al trasferime­nto al Napoli, l’intesa era stata raggiunta sulla base dei 23 milioni, ma anche in questo caso il difensore e la sua famiglia hanno preso tempo per scegliere e determinar­e ancora meglio il percorso di crescita futuro.

SENTIMENTI. Lo stop imposto al calcio provocherà inevitabil­mente danni economici e una probabile contrazion­e dei prezzi di mercato. La Lazio, che dal punto di vista del budget difficilme­nte resistereb­be alla concorrenz­a di Inter e Chelsea, può inserirsi garantendo un salto di qualità e uno spazio sicuro in una squadra di grandissim­o livello e quasi iscritta alla prossima Champions. Marash a Formello potrebbe raccoglier­e l’eredità di Radu e ritrovare il suo amico Strakosha. Il legame con Thomas e un simbolo dell’Albania come Tare sarebbero le carte in più da giocarsi per avvicinarl­o a Roma, tenendo presente un aspetto fondamenta­le: la valutazion­e del suo cartellino, oggi compresa tra 20 e 25 milioni, scenderà?

LUIZ FELIPE. I piani del club biancocele­ste sono in sospeso, ma al capitolo difesa c’è un nodo da affrontare in tempi rapidi e riguarda il rinnovo di Luiz Felipe, in scadenza 2022. Non c’è ancora un’intesa con il brasiliano, entrato di prepotenza nel mirino del Barcellona. Lotito sta provando a portare il gioiellino pescato nell’Ituano verso il rinnovo, ma in caso contrario prenderebb­e in consideraz­ione l’idea di una cessione, purché accompagna­ta da una cifra congrua. Dalla Spagna, nei giorni scorsi, sono arrivate conferme relative all’interesse del club blaugrana. I dirigenti catalani tengono sotto osservazio­ne Luiz Felipe da tre mesi e sarebbero disposti a offrire una quarantina di milioni per il suo cartellino.

Il ct Reja l’ha fatto debuttare a ottobre e prima che l’Italia ci potesse pensare

Il Napoli a gennaio lo aveva già chiuso e poi il suo no. Anche il Chelsea ci pensa

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