Pereiro, una ripartenza lanciata
- Un mese con la sua nuova casacca e tre partite non gli sono state certo sufficienti per conquistare la fiducia del vecchio allenatore ma ora, con il cambio della guardia in panchina, anche Gaston Pereiro ripartirà da zero per provare a scalare le gerarchie del Cagliari
LA RINCORSA - Certo, il trequartista uruguaiano non si aspettava un tale stravolgimento del campionato e delle sue abitudini personali arrivando in Sardegna ma, come tutti, è stato al centro del tornado Coronavirus che ha costretto tutto il mondo a cambiare il modo di vivere. Aveva in programma un viaggio in Uruguay per rispondere alla chiamata del CT della Celeste, ma anche quello è saltato e ora, insieme alla compagna Melanie Moreira e al loro Labrador che completa la famiglia, Pereiro vive nel cuore di Cagliari, zona Bonaria, dove sta sperimentando la novità assoluta degli allenamenti in casa. In video chat con il preparatore atletico, il giocatore si sta impegnando per farsi trovare pronto anche se ancora, lui così come il resto del gruppo, non sa quando potrà tornare ad allenarsi regolarmente ad Assemini e soprattutto a giocare una partita ufficiale. A dargli la carica giusta, però, c’è stato l’arrivo del nuovo allenatore che sembra intenzionato a far ripartire tutti quanti alla pari. In attesa di capire quando questo accadrà, Zenga sta studiando uno per uno i giocatori a disposizione, analizzando non solo le loro qualità ma anche vedendo come, nelle partite precedenti, hanno saputo dare un contributo alla causa rossoblù.
L’APPORTO. E se non si può certo dire che il sudamericano sia stato determinante, allo stesso tempo gli vanno riconosciute tutte le attenuanti del caso. Pur, infatti, essendo vero che è arrivato a gennaio, il fatto di provenire da un campionato europeo (il Cagliari lo ha prelevato dal PSV Eindhoven) gli ha permesso di bruciare le tappe di ambientamento che avrebbero potuto creare qualche problema se fosse stato abituato ai ritmi sudamericani. E lui si è messo subito sotto provando, con Maran, a sfruttare le occasioni avute: una partita in panchina, due da subentrante e una da titolare, ma la ciliegina sulla torta resta il gol realizzato alla Roma. Un mix di corsa, tecnica, astuzia e precisione al tiro che gli hanno permesso di partire con la palla al piede dalla sua metà campo per arrivare a battere il portiere giallorosso dal limite. E la sua duttilità potrebbe far comodo a Zenga che sembra intenzionato a trasformarlo da trequartista ad attaccante esterno del tridente di un Cagliari che, anche grazie a chi ha più entusiasmo, vuole cancellare la lunga parentesi negativa in campionato. Il tutto in attesa che il ciclone Covid-19 sia solo un lontano e sbiadito ricordo e che si torni quanto prima al calcio giocato.
Con Zenga vuole scalare le gerarchie e dimostrare il suo reale valore