«IL PESCARA LOTTA ORA ANCHE DI PIÙ»
«La gente viene prima di tutto Ma saremo pronti alla ripresa»
Dal campo e dal calcio giocato alla clausura in casa. Gennaro Scognamiglio, esperto difensore centrale biancazzurro pensa positivo e confida nel ritorno alla normalità. Nel frattempo? Si gode un po’ di più la famiglia. Il 33enne giocatore di Gragnano vuole però vedere una luce in fondo al tunnel, anche se forse nulla sarà più come prima: «Se faremo tesoro di quello che stiamo imparando di questi tempi, sicuramente vivremo quello che verrà con uno spirito diverso. Finora, probabilmente, davamo un po’ per scontate alcune cose, ma quando ne usciremo sarà tutto più bello. Dobbiamo far sì che questa emergenza ci insegni qualcosa».
RITORNO AL PASSATO. Ma tornerà davvero tutto come prima? «Sì, sicuramente sì. Ma all’inizio sarà dura. Avremo un po’ di timore a fare tutte le cose che un tempo ci sembravano così scontate, tuttavia, a lungo andare, passerà. D’altronde, come si farebbe a non avere paura?» E gli stadi? Saranno diversi anche quelli? «In un primo momento sì, non sarà facile andare allo stadio e ritrovarsi a stretto contatto con altre persone visto quello che sta succedendo, ma, come ho detto prima, alla fine tutto si risolverà». Il calcio, l'adrenalina della partita, la gioia per una vittoria mancano eccome. «Certo, siamo abituati a vederci sempre, e mi manca davvero tanto vivere lo spogliatoio. Ma con i miei compagni mi sento tutti i giorni, abbiamo dei gruppi di Whatsapp e ci teniamo compagnia. La cosa positiva è che io, come anche qualcun altro, posso stare molto più tempo con la mia famiglia».
SENZA CALCIO. A proposito, ci racconta come procedono le sue giornate senza calcio giocato? «Io ho due figli piccoli, una femminuccia di appena un anno e un maschietto di quattro: con loro la casa è sempre movimentata. La mattina i bimbi dormono fino a tardi, quindi posso godermeli un po’ facendo loro compagnia nel letto. Poi mi alzo, faccio colazione e mi dedico agli allenamenti di forza con il coach Riccardo, tramite videochiamate. Il pomeriggio cerco di tenermi attivo come posso, ho un spazio in cui posso dedicarmi agli allenamenti individuali e poi ci inventiamo sempre qualcosa per intrattenere i bambini». Il pensiero va però al giorno, non vicinissimo, del ritorno in campo. «Beh, se si dovesse riprendere per noi sarà facile, è il nostro lavoro e amiamo giocare. Ci occorreranno 10-15 giorni di allenamenti intensi, poi saremo pronti». Comunque, dopo una sosta così lunga, si potrà rimescolare tutto. Ci saranno risultati a sorpresa? «Volendo trovare un lato positivo, per noi la sosta è servita perché prima dello stop avevamo 12-13 giocatori fuori, che alla ripresa torneranno tutti arruolabili. E questa non è una condizione da sottovalutare. Potrebbe succedere di tutto, magari un finale di stagione che noi ci aspettiamo, si vedrà».