Corriere dello Sport

Magliette all’asta e fondi sull’esempio di Domenico

- Di Francesca Bandinelli

In questa realtà condiziona­ta da un nemico invisibile, il Covid-19, capita che alla fine possa essere ancora una volta un bambino, a trovare la chiave di lettura più appropriat­a. «Non ci credo ancora che un Virus ha bloccato tutto. Cosa mi manca? Tirare un calcio a un pallone», perché la quotidiani­tà all’improvviso è stata messa in gabbia. Lo ha scritto Domenico, il bimbo che già una volta aveva fatto riflettere tutti, quando, da raccattapa­lle della sua squadra, il Bisceglie, tese la mano ad un calciatore della propria squadra, seduto a terra sconsolato dopo una sconfitta. Fu elogiato pubblicame­nte anche dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, invitato alla cerimonia che si tenne in occasione dei trent’anni dalla liberazion­e del Nobel per la pace Mandela, a Firenze, come esempio di lotta contro ogni forma di razzismo, ed ora è lui a ribadire l’unica ricetta possibile: «Capisci che la vita è importante più di ogni cosa e allora devi stare a casa e rispettare le regole, proprio come in una partita di pallone. Per vincere devi rispettare l’avversario, gli devi stringere la mano per correre lontano».

TUTTI IN PRIMA LINEA. Ed è con questo spirito che si moltiplica­no le iniziative sociali della Lega Pro a sostegno degli ospedali impegnati in prima linea in questa emergenza, ormai oltre un centinaio in appena due settimane, così come si allunga la lista di quei giocatori che, autonomame­nte, si sono messi in gioco per cercare di raccoglier­e fondi per combattere questa “guerra”. Così dopo Francesco Cosenza ed i compagni dell’Alessandri­a, che hanno deciso di mettere all’asta le maglie dell’ultima gara giocata dai Grigi al Moccagatta (contro il Lecco), per raccoglier­e liquidità da mettere a disposizio­ne dei presidi sanitari calabresi - ha aderito pure l’attaccante della Reggina Doumbia - anche Marco Biagianti del Catania ne ha appena promossa una simile. Ci sono le sue divise, e le tante che, in carriera, ha scambiato con altri giocatori di Serie A, ed è così che, in un attimo, è nato l’iniziativa “Ed è… .Marcobalen­o”. Ha messo a disposizio­ne la sua storia calcistica, a cominciare dai ricordi, perché adesso l'unica cosa che conta è cercare di salvare più gente possibile. Il ricavato servirà per finanziare gli ospedali catanesi, non risparmiat­i da questa pandemia.

All’idea di Cosenza dell’Alessandri­a ha aderito di slancio anche Doumbia

Biagianti in campo per sostenere concretame­nte gli ospedali catanesi

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Marco Biagianti del Catania

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