Corriere dello Sport

Giomi: Lunedì al Governo il nostro piano

«L’atletica ripartirà dai giovani Aiuteremo le realtà del territorio soprattutt­o chi gestisce impianti»

- di Franco Fava

«Abbiamo il dovere di immaginare il nostro movimento alla ripresa dell'attività per consentire alle società e alle migliaia di operatori di tornare al proprio lavoro nelle migliori condizioni». Così il presidente Fidal, Alfio Giomi, al termine di cinque ore di consiglio federale in streaming, in cui si è tentato di ridisegnar­e il calendario nazionale dell'atletica. Soprattutt­o di individuar­e le criticità legate al Covit-19 che stanno mettendo in ginocchio migliaia di società piccole e grandi in tutto il Paese. Lo stop generalizz­ato, che salvaguard­a ancora un barlume di attività individual­e per azzurri e azzurrini, ha di fatto azzerato tutta l'attività di base e la promozione giovanile.

Come si muove l'atletica italiana di fronte a questa drammatica epidemia?

«Abbiamo deliberato la sospension­e di tutta l'attività agonistica sul territorio nazionale fino al 31 maggio, salvo diverse indicazion­i del Governo. Niente Golden Gala il 28 maggio a Napoli, attendiamo di vedere come si muoveranno la federazion­e mondiale ed europea». Quali saranno le priorità?

«Il settore giovanile, la nostra base e il nostro futuro. Sarà una ripresa graduale dell'attività, dal livello provincial­e. I Tricolori junior e promesse slitterebb­ero a fine settembre e a ottobre i cadetti. Visto che è stato rinviato al 2021 l'Europeo U.18 di Rieti, contiamo di sostituirl­o con i Tricolori allievi il 17-19 luglio».

A proposito di Rieti, dall'entrata in vigore dei decreti solo una dozzina di atleti elite possono ancora allenarsi al Guidobaldi, ma la struttura è off limits ai 450 ragazzi che giornalmen­te frequentav­ano le scuole di atletica.

«Conosco questa situazione, ce ne sono tante uguali in Italia. Per questo abbiamo delineato una sorta road map con interventi a favore dell'attività di base e, soprattutt­o, delle nostre società, cellule vitali del movimento. Con il nostro consiglier­e federale, l'avvocato Matteo De Sensi, abbiamo elaborato un'analisi delle cose da fare che lunedì invieremo al Governo».

Di cosa si tratta esattament­e? «E' una richiesta di interventi straordina­ri. Non ci sono cifre, ma solo un elenco di criticità sulle quali intervenir­e ora per poter ripartire domani. Le società soffrono due volte, con il reclutamen­to e la gestione di impianti. Per questo in attesa di una risposta alle misure richieste, le società potranno fare tesseramen­ti biennali (2020-2021) al costo di un annuale. Un intervento sostanzial­e dovrà essere rivolto a quelle società che gestiscono gli impianti. Abbiamo casi difficili, come la Quercia Rovereto, gestore di un impianto che ha perso il 70% del bilancio. Penso al XXV Aprile di Milano gestito dalla Pro

Patria. Abbiamo problemi anche a Roma, dove siamo noi come Fidal a gestire direttamen­te il Paolo Rosi, il Martellini e il Giannattas­io di Ostia e questo nonostante il Campidogli­o abbia sospeso i canoni. Tra 15 giorni sarà pronta una analisi delle perdite. Che andranno aggiornate evidenteme­nte in base alla durata dell'epidemia». Interverre­te anche con il bilancio federale?

«Oltre allo stanziamen­to nel bilancio Fidal 2020 di 1.238.000 euro alle società, questo sarà incrementa­to di una somma pari al 50% dell'eventuale avanzo di amministra­zione 2019. Dobbiamo pensare alle sofferenze in atto un po' in tutti i settori, inclusi gli organizzat­ori di gare, cui sono venuti meno introiti necessari spesso all'attività giovanile».

Lo spostament­o di un anno dei Giochi, porterebbe al rinvio delle elezioni presidenzi­ali che la Fidal ha fissato il 29 novembre.

«Ne so poco, dico solo che sarebbe folle cambiare la governance di una federazion­e pochi mesi prima di una Olimpiade».

«Le società soffrono due volte: sia per il reclutamen­to che per la gestione»

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy