Carles Perez «A Roma voglio fare grandi cose»
A sentirlo, alla ripresa delle competizioni correrà come un razzo. Già perché Carles Perez, rintanato solo soletto nella sua nuova casa romana da 18 giorni, la maggior parte del tempo la trascorre allenandosi, come ha confidato ai microfoni dell’emittente radiofonica spagnola, Cadena Cope. «Un’ora e mezza o due la mattina, poi altrettanto il pomeriggio», la confessione dell’ex canterano del Barça. «D’altronde cos’altro ho da fare qui. Doveva venire mio padre, che insieme a qualche amico mi visitava ogni dieci giorni. Ma alla fine sono rimasti tutti in Spagna, con quel che sta succedendo». L’esterno offensivo, che si è concesso anche un’immersione in piscina, dopo aver confidato di non avere una fidanzata in questo momento, ha spiegato che il resto del tempo lo dedica a playstation e contatti con le persone lontane. «Gioco a Fortnite, che mi diverte e mi permette di vedermela con più amici in contemporanea. E chiamo i miei familiari».
SCELTA FELICE. Poi c’è il tempo per un primo bilancio della nuova esperienza in giallorosso per un ragazzo che aveva accarezzato il complicatissimo sogno di conquistarsi un posto nella prima squadra blaugrana. «Mi ero sempre chiesto come sarebbe stato andare via dal Barça e posso dire che venire alla Roma è stata la scelta giusta. Sono felicissimo per tutto: per il clima della città, per il club, per il calore con cui mi ha accolto la gente». Voglia di rivincita? «Non voglio dimostrare niente a nessuno in particolare, anche perché se oggi sono qui a Roma lo devo al mio vecchio club. Quello che voglio ora è dimostrare a me stesso di essere un grande giocatore e lo voglio fare con la maglia che indosso adesso». C’è il tempo per confermare con soddisfazione di essere ormai a tutti gli effetti un giocatore della Roma per i prossimi 4 anni, anche se sull’entità della clausola ha preferito glissare. Poi, il commiato: «Non so se saremo liberi di uscire davvero a partire dal 4 aprile, ma ho molte speranze che si possa tornare a giocare in maggio. Sono un ottimista».