Corriere dello Sport

Pajola, quanti minuti! Banchero stella nascente

Il play a Bologna si è fatto largo tra gli assi serbi. L’ala italo-americana tra i migliori delle high school Usa

- Di Fabrizio Fabbri

Li ha fermati, solo per ora, lo stop dello sport per il Covid-19. Sono ragazzi con una idea fissa in testa: costruirsi un grande futuro nel basket tricolore. Qualcuno già frequenta palcosceni­ci prestigios­i; altri, come Paolo Banchero, classe 2002, sono la speranza nel domani.

SEATTLE. Iniziamo il viaggio tra questi prospetti proprio da Banchero e dalla sua storia. Paolo è nato a Seattle e le sue radici italiane sono nel DNA di papà Mario, ex giocatore di football alla Washington University. La mamma invece oltre al secondo passaporto, quello statuniten­se, gli ha regalato la passione per il basket. E' Rhonda Smith, ex giocatrice ABL e poi della WNBA (Seattle, Portland e Sacramento), argento con la maglia degli Usa ai Campionati Americani del 1997.

Qualche mese fa Paolo, considerat­o uno dei migliori quattro giocatori a livello di High School, dove stava giocando per l'istituto O'Dea con 22 punti media a partita, ha sciolto le riserve scegliendo di vestire i colori della Nazionale. Ala grande di 205 centimetri, deve sgrezzarsi ma ha grandi doti atletiche e tecniche. E' sul taccuino dei più titolati college statuniten­si tra cui Kentucky, North Carolina, Duke, Kansas, Washington e Gonzaga.

PAJOLA. Paolo sarà il futuro, il presente intanto è nelle mani e nel fosforo di Alessandro Pajola. Classe 1999, play della Virtus Bologna, ha stregato coach Djordjevic meritandos­i minuti alle spalle di due fuoriclass­e come Markovic e Teodosic. E’ nato a Ancona dove ha giocato per la Stamura fino alla categoria u.17. Poi il passaggio alla Virtus dove ha scalato le gerarchie risultando determinan­te nelle rotazioni della squadra che stava guidando la serie A prima dello stop con 12.6 minuti giocati di media, 3.4 punti e 1.5 assist.

TOMMY. Numeri importanti anche per Tommaso Baldasso, play idella Virtus Roma. Il 22enne piemontese è stato protagonis­ta la scorsa stagione nel ritorno in A del club capitolino. Nella sua stagione d'esordio nella massima serie ha giocato 23.5 minuti a partita, realizzand­o 6,7 punti di media. Buone cifre anche per Andrea Mezzanotte di Trento. Ala del 1998, alto 208 centimetri, dopo un ottimo avvio di stagione ha accusato qualche difficoltà raccoglien­do 16.7 minuti, 5.5 p. e 1.8 r.imb di media.

IN A2. La A2 è il palcosceni­co di altri tre prospetti. Giordano Bortolani, guardia del 2000 alto 1,95, stava facendo cose egregie a Biella, tanto da meritare la convocazio­ne di Sacchetti in Nazionale ed esordire il 20 febbraio scorso contro la Russia realizzand­o i primi 3 punti in azzurro. Mattia Palumbo e Abramo Canka sono legati dall'esperienza giovanile alla Stella Azzurra. Il primo è una guardia del 2002 che ha seguito a Roseto il mentore D'Arcangeli, mentre Palumbo, play del 2000, è stato spesso schierato in quintetto base da Treviglio.

MATTEO. Dalla Stella Azzurra è volata a Madrid due stagioni fa una grandissim­a promessa del basket italiano. E' Matteo Spagnolo, che dalla cantera del Real è già passato a convocazio­ni e apparizion­i con la prima squadra di Laso. Sacchetti ha convocato il giovane regista brindisino, nato nel 2003, per le sfide di febbraio della Nazionale contro Russia e Estonia.

NCAA. Nella NCAA hanno fatto ottime cose Davide Moretti e Nico Mannion. Il primo, figlio dell'ex giocatore della Virtus Bologna ed oggi coach, è un play guardia di 22 anni. Anche per lui passaggio alla Stella Azzurra prima di Pistoia in A, 20142015, e Treviso in A2, 2015-2017. Quindi la scelta della NCAA per approdare alla Texas Tech University, con cui la scorsa stagione ha perso la finale per il titolo contro Virginia. Inutili i suoi 15 punti. Ha già vestito l'azzurro Nico Mannion. Figlio dell'ex tiratore statuniten­se Pace e play degli Arizona Wildctas, è nato nel 2001 e ha esordito in Nazionale maggiore contro l’Olanda a 17 anni, il 1 luglio 2018.

Spagnolo, baby prodigio del Real, si è meritato già la chiamata in azzurro

Moretti e Mannion, figli d’arte, saranno i play per rilanciare la Nazionale

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CIAMILLO Tommaso Baldasso, 22 anni, play della Virtus Roma, rookie in A

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