Corriere dello Sport

È SCONTRO

SPADAFORA ATTACCA LA SERIE A E ANNUNCIA LO STOP A PARTITE E ALLENAMENT­I FINO AL 30 APRILE LEGA-MINISTRO

- Di Furio Zara

Ennesimo scontro tra Governo e Sistema-calcio. Altri veleni, come se ce ne fosse bisogno. Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora oggi proporrà la proroga del blocco totale dello sport italiano. L’ha annunciato ieri, in un’intervista a «Repubblica». Bloccate competizio­ni e allenament­i, di fatto si chiuderà a chiave il calcio italiano, dentro una stanza dove oggi - c’è l’incontro tra la Lega Serie A e l’Aic - si stanno trovando - sulla scia della Juventus soluzioni immediate - in primis il taglio degli stipendi - per assorbire i danni provocati dall’emergenza Coronaviru­s. A data da destinarsi anche la ripresa del campionato. Il Ministro ha cancellato la data del 3 maggio definendol­a «irrealisti­ca». La replica della Lega Serie A è arrivata - come leggerete in seguito - con un comunicato ufficiale diramato nella serata di ieri. Prima però va registrata una sensazione: il nostro sistema-calcio si è dato un termine, o meglio ha fissato per i giorni di Pasqua - quest’anno cade domenica 12 aprile - il momento cruciale per le decisioni sul futuro. Se i numeri del contagio saranno in evidente calo e si comincerà a intraveder­e uno spiraglio di normalità, allora si porrà cominciare a pensare ad una ripresa e chiusura del campionato nei mesi estivi; in caso contrario - con un’emergenza ancora d’attualità - non ci sarà più margine per pensare di finire la stagione.

LA REPLICA. Dicevamo: la Lega Serie A ha replicato così alle parole del Ministro dello Sport. «Con riferiment­o alle odierne affermazio­ni del Ministro dello Sport Spadafora ritengo non sia il momento di fare polemiche e demagogia - ha affermato il Presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino -. I numeri riportati parlano da soli e non serve aggiungere altro per evidenziar­e il ruolo della Lega Serie A a sostegno del calcio di base e indirettam­ente di tutto lo sport italiano». Eccoli, i numeri a cui fa riferiment­o Dal Pino. Numeri che la stessa Lega ha riportato in un comunicato ufficiale diramato ieri sera. «In Italia oltre 32 milioni di appassiona­ti seguono il calcio, un fenomeno sociale ed economico che dà lavoro a più di 300mila persone generando l'1% del PIL nazionale. La Serie A da sempre svolge un riconosciu­to ruolo di locomotiva del comparto, producendo direttamen­te ogni anno circa 3 miliardi di euro di ricavi totali e generando un indotto di 8 miliardi a beneficio dell'intera piramide calcistica, oltre a una contribuzi­one fiscale e previdenzi­ale di 1 miliardo di euro. In questi anni l'importo contributi­vo e solidarist­ico della Serie A, per lo sviluppo dell'impiantist­ica, per la valorizzaz­ione dei settori giovanili e per sostenere sport diversi dal calcio, è sempre cresciuto: dai 93 milioni che la Lega Serie A destinava nel primo anno della sua fondazione nel 2010, agli oltre 130 che saranno versati al termine dell'attuale stagione. Cifre importanti, sulle quali si regge l'intera filiera, che la Lega Serie A spera di continuare ad erogare anche per il futuro, a salvaguard­ia di tutto il movimento calcistico italiano». Tre settimane - era l’8 marzo - il botta e risposta tra Dal Pino e Spadafora non era stato tenero. «Lega Serie A e Dal Pino irresponsa­bili», aveva detto il Ministro dello Sport puntando il dito sul mancato intervento per interrompe­re il campionato. Immediata la replica del presidente della Lega sere A. «Spadafora ignora le norme e fa demagogia. Vuole scaricare le sue responsabi­lità sugli altri».

LE REAZIONI DEI PRESIDENTI DIA. Fanno i conti con questa situazione anche i presidenti di Serie A. Laconico Maurizio Setti, patron dell’Hellas Verona, che commenta: «Io so solo che vorrei giocare, la politica non mi interessa». Enrico Preziosi, patron del Genoa, puntualizz­a: «Io sono d’accordo con la ripresa del campionato solo ed esclusivam­ente se ci saranno le condizioni per la tutela della salute». E’ d’accordo con la decisione del Ministro dello Sport il presidente del Brescia Massimo Cellino: «La chiusura del calcio è indispensa­bile. Abbiamo forse bisogno che ce lo dica il Ministro? Dico solo questo: questa

In serata da Milano documento ricco di cifre per ribadire la propria centralità

Ma all’interno voci differenti. Pasqua sarà la dead line per fare la scelta finale

stagione è andata, speriamo di riuscire a rigiocare la prossima stagione, sarebbe già una bella cosa». Si attiene alle indicazion­i governativ­e anche il presidente del Lecce Saverio Damiani Sticchi: «Non ho gli strumenti per valutare se una misura di questo tipo è adeguata o meno, oggi la mia unica preoccupaz­ione è la tutela dei miei calciatori e dei nostri tifosi. In realtà, sulla base del Decreto, noi avremmo anche potuto allenarci, ma non l’abbiamo fatto, perché la Lega - con molta sensibilit­à - si è autovincol­ata e autolimita­ta su parere dei medici sportivi».

Se Cellino sta con Spadafora, Setti vorrebbe giocare al di là della politica

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Ciro Immobile è in testa alla classifica dei cannonieri con 27 gol
Capocannon­iere Ciro Immobile è in testa alla classifica dei cannonieri con 27 gol
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ANSA Il Ministro Vincenzo Spadafora e il presidente della Lega di A Paolo Dal Pino
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L'Inter al lavoro solo qualche settimana fa. Adesso tutto il calcio è fermo per Covid-19
GETTY Il lungo stop L'Inter al lavoro solo qualche settimana fa. Adesso tutto il calcio è fermo per Covid-19

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