Corriere dello Sport

DIETRO LA JUVE PRIME MOSSE IN CASA INTER

Il club bianconero ha praticamen­te fatto da apripista alle altre società per valutare il taglio degli stipendi dei giocatori Anche l’Assocalcia­tori ha giudicato positivame­nte l’accordo raggiunto a Torino La situazione nerazzurra presenta diversi nodi con

- Di Pietro Guadagno

In tema di ingaggi, la Juventus ha fatto da apripista. Ma il percorso del club bianconero potrebbe non essere seguito immediatam­ente. Gli unici movimenti si sono registrati all’interno dell’Inter. Sono stati i giocatori, con Handanovic, capitano, e Ranocchia, rappresent­ante nerazzurro dentro l’Aic, a lanciare un segnale. E a loro si è allineato anche Conte. In sostanza, è stata la disponibil­ità alla società di discutere di una riduzione degli stipendi. Ovviamente il club ha accolto con piacere la comunicazi­one, ma la risposta è stata che non è ancora il momento di parlarne. Meglio capire prima se e come si concluderà la stagione. A quel punto, con un quadro della situazione, se non definitivo, almeno più chiaro, allora si potrà affrontare il discorso con l’obiettivo di raggiunger­e un accordo.

DIFFERENZE. Prematuro anche immaginare l’approccio che verrà dato alla trattativa e ancora di più stimare il risparmio per le casse nerazzurre. Quella della Juventus, però, è una traccia che potrebbe diventare fonte di ispirazion­e. Del resto, anche l’Assocalcia­tori ha valutato positivame­nte l’accordo stipulato tra la società bianconera, Sarri e i giocatori della prima squadra, ovvero non pagare le mensilità da marzo a giugno, per poi spalmare due mensilità e mezzo delle quattro sulla prossima stagione. Rimanendo in ambito Inter, però, occorre sottolinea­re le differenze rispetto alla Juve per quanto riguarda la composizio­ne della rosa. In quella nerazzurra, infatti, ci sono una serie di giocatori in prestito - Sanchez su tutti, visto che tonerà certamente al Manchester United, ma anche i vari Biraghi, Moses e, volendo, pure Sensi - e altri con il contratto in scadenza, come Borja Valero, Padelli, Berni e Young, il cui rinnovo per un’altra stagione, però, si può già dare per scontato.

ATTESA PER LEGA E AIC. Ampliando lo sguardo verso le altre squadre della serie A, per tutte, più o meno, prevale l’idea di attendere quando verrà presa una decisione sulla ripresa (o meno) dell’attività agonistica. Il Napoli si augura che dalle discussion­i tra Lega e Aic venga fuori una specie di patto-sindacale che orienti l'intero movimento del calcio e lo induca a ragionare da sistema. C’è stata qualche chiacchier­a tra De Laurentiis, Giuntoli e Gattuso, ma senza mai coinvolger­e i giocatori. Anche la Fiorentina attende di capire se i discorsi tra via Rosellini e l’Assocalcia­tori portino a qualche risultato e, in ogni caso, ci sarà una posizione della serie A come categoria di cui tenere conto. In casa Lazio, invece, c’è maggiore preoccupaz­ione per la questione dei diritti tv. I dati di bilancio sono positivi, quindi manovre di risparmio sugli stipendi verranno valutate nel caso in cui salterà in modo definitivo il campionato.

POSIZIONI DA REGOLARIZZ­ARE. Insomma, mettersi alla finestra in attesa degli eventi è un po’ la linea comune. Almeno sembra che sia cominciato a fare qualche calcolo. Tagliare gli ingaggi ai giocatori, nel periodo in cui non si è giocato, permettere­bbe di ricavare qualcosa come 7 milioni di euro. Il conto riguarda i 21 milioni del monte ingaggi stagionale: ogni mese fanno 1,75 milioni. I giocatori dell’Udinese sanno che qualcosa dovranno concedere. «Ridurre gli stipendi per far fronte all'emergenza è un'ipotesi lecita; Il calcio si sta muovendo in tutte le direzioni per arginare una possibile crisi ed è giusto che ognuno faccia la sua parte», ha spiegato Okaka a Udinese Tv. La Sampdoria, invece, ha voluto precisare che gli emolumenti vengono pagati con scadenza a 60 giorni: significa che i prossimi, quelli di febbraio, verranno versati dopo il 25 aprile. Mentre il Genoa ha soltanto comunicato che la posizione economica dei calciatori verrà regolarizz­ata a breve.

Ci sono poi altri club alla finestra, come Fiorentina, Samp Udinese e Genoa

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LAPRESSE Sono tanti i giocatori dell’Inter con il contratto in scadenza o in prestito

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