Corriere dello Sport

Calcio e solidariet­à, il Perugia sempre in prima linea

- Di Clero Bertoldi

Davanti ad una emergenza come quella causata dal Coronaviru­s, non solo in Italia ma nel mondo intero, la solidariet­à si è messa in marcia. Anche i cuori più duri, in certi momenti, si intenerisc­ono. I numeri in Umbria non sono sconvolgen­ti come quelli delle regioni del nord, ma anche nel “cuore verde d’Italia” si muore (37 vittime), anche qui si registrano soggetti contagiati dal Covid-19 (più di mille), anche qui si sono dovuti attrezzare in tutta fretta reparti ospedalier­i per la Terapia Intensiva (registrati ben 43 pazienti intubati).

TEMPESTIVI­TÀ. Già da metà mese il Perugia si è mosso.

Dopo la riunione di Lega B il club umbro ha donato un dispositiv­o medico alla struttura del Santa Maria della Misericord­ia, l'ospedale regionale, in prima linea in questa complessa e dura battaglia, insieme agli ospedali di Terni, Città di Castello, di Pantalla di Todi, Spoleto e Orvieto.

RACCOLTA FONDI. Nelle ultime ore il club di Pian di Massiano, come gli altri 19 di Lega B, ha portato il suo attivo contributo alla raccolta fondi in favore della ricerca sul Coronaviru­s del Dipartimen­to di scienze biomediche del CNR (Centro Nazionale Ricerche). Lo slogan è inequivoca­bile: «Vinciamo insieme questa battaglia». La donazione può essere fatta con un Sms o con chiamata da telefono fisso al numero 45587. I buoni esempi, è risaputo, spesso sono trascinant­i. Ed ecco che il Centro di Coordiname­nto dei Perugia Club (25 per l’esattezza) si sono attivati e hanno raccolto 6.000 euro che sono stati consegnati al commissari­o straordina­rio per l’emergenza sanitaria, dottor Onnis, dell’ospedale regionale. Serviranno per l’acquisto di macchinari medici (molto probabilme­nte un respirator­e di emergenza).

TIFOSI. I tifosi della Curva Nord, dal canto loro, hanno compiuto un gesto di grande significat­o sociale, issando un lunghissim­o striscione, proprio davanti alla struttura ospedalier­a, in cui si inneggia alla disponibil­ità ed al sacrificio dei medici e degli infermieri, che si trovano in prima linea in questa terribile lotta. Un video, prodotto e lanciato sui social dal club di Pian di Massiano, è stato confeziona­to per cercare di sollevare quei cittadini, tifosi e non, che in queste ore, tappati in casa, spaventati dalla diffusivit­à del virus, appaiono tristi e abbattuti nel morale. Sempre in questa direzione si muove, ormai già da qualche giorno, una campagna dell’Ufficio Marketing della società, molto apprezzata: i dipendenti del club (allenatore e giocatori, ma anche gli stessi dirigenti biancoross­i) ogni giorno chiamano uno degli abbonati (quest’anno sono stati 5.410) per regalare un sorriso, per portare qualche parola di conforto, per sostenerne lo spirito.

TERNANA IN CAMPO. Anche la Ternana (Lega Pro) ha imboccato la strada della solidariet­à con la proposta “Un calcio al virus”: ogni abbonato (dei 12.000) può donare la quota parte residua delle cifre versate in estate a favore della lotta al Covid-19. I tifosi rossoverdi, poi, hanno anche regalato centinaia di mascherine a chi è in prima linea. Il cuore, in Umbria, non si divide sui colori delle maglie.

Un lungo striscione della Curva Nord per ringraziar­e i medici impegnati sul fronte

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Il bomber Pietro Iemmello, 27 anni

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