Due gare per assegnare il titolo
- Accadeva oggi. Secondo il programma iniziale della stagione il 1° aprile si sarebbe dovuta disputare la finale della Coppa Italia di Serie D in campo neutro. Poi lo scherzo l’ha fatto il destino sconvolgendo (è proprio il caso di dirlo) tutti i piani possibili, non solo quelli della competizione, che era arrivata alla metà di febbraio a giocare le semifinali. Anche qui però c’è stato qualche incidente di percorso. Al momento infatti solo il Fasano ha ottenuto l’accesso alla finalissima: dopo aver pareggiato 1-1 in casa del Tolentino, nella gara di andata, la squadra di mister Laterza si è imposta con un nettissimo 4-0 in casa nel match di ritorno.
Diverso il discorso per Folgore Caratese e Sanremese. Il primo round é andato ai lombardi ma a tavolino per decisione del giudice sportivo. Dopo aver perso per 1-0 in casa dei liguri, la società brianzola ha presentato ricorso per la posizione irregolare del calciatore Alex Gagliardini, che avrebbe dovuto scontare una squalifica presa proprio in Coppa Italia nel 2016, quando vestiva la maglia de L’Aquila. Irregolarità confermata in primo e secondo grado, con la Folgore Caratese che ha potuto incassare il 3-0 da parte della Giustizia Sportiva. Un risultato che potrebbe blindare anche la sfida di ritorno, ancora da programmare, ammesso che possa essere disputata in attesa di capire se e quando si potrà tornare a giocare.
CAMPIONE IN CARICA. L’ultima formazione di Serie D ad aver alzato la coppa resta per il momento il Matelica: 1-0 al Messina nella finale giocata al Francioni di Latina il 18 maggio del 2019. Sfida decisa dalla rete di Dorato Santiago.