Corriere dello Sport

MICRO-MONDIALE? CI SONO LE REGOLE

Pieni poteri a Todt per il varo di un nuovo calendario assieme a Liberty Ipotizzati anche soli dieci GP: i motori diminuiran­no in proporzion­e. Il DAS Mercedes vietato già dal 2021

- Di Fulvio Solms

Con la Formula 1 piombata nel caos e non dobbiamo spiegarvi perché, serviva un piano per rimettere ordine ed è stato annunciato ieri dalla FIA, pronta ora a varare qualsiasi alternativ­a emergenzia­le. Liberty Media si era data come obiettivo un campionato a 15-18 GP, ma non è detto che ce la faccia e a questo punto la Federazion­e Internazio­nale ha voluto stabilire regole chiare nel caso il numero sia inferiore, anche di molto, a ciò che oggi si può immaginare. Non è stata esclusa la teoria di un campionato povero, con una decina di eventi.

MANO LIBERA. Nulla è detto, non fasciamoci la testa, ma insomma sono state aggiornate le regole del gioco ed è giusto così. Jean Todt si è fatto concedere dal Consiglio Mondiale una deroga di autorità: non parliamo di pieni poteri perché evocherebb­e Orban e non è questo il caso, ma il presidente federale avrà comunque libertà di prendere qualsiasi decisione relativa all’organizzaz­ione dei campionati internazio­nali, saltando le procedure normalment­e previste. Il tempo per le lungaggini non c’è, perché già domenica si sarebbe dovuto correre in Vietnam il terzo GP della stagione, e invece la partenza del Mondiale di Formula 1 non è neanche alle viste. FIA e Liberty Media, dunque, potranno variare il calendario senza passare dal voto del Consiglio Mondiale.

Subito in vigore nuove norme per fermare la corsa all’evoluzione dei motori, evitando che i costruttor­i comincino a pensare a power unit spinte. Il numero massimo di motori termici e delle altre componenti diminuirà con i gran premi, a scaglioni: il limite in vigore (tre motori termici, tre turbo e tre MGU-H, due MGU-K, due batterie e due centraline) rimarrà tale se si correranno almeno 15 GP. Ma se il Mondiale si articolerà su 12-14 gare il limite di motori termici, turbo e MGU-H scenderà a due; e se si scenderà a 11 GP o meno, batteria e centralina dovranno essere uniche. E’ chiaro che si potrà anche eccedere da questi vincoli, ma pagando penalità sulla griglia di partenza.

CHIARITI I DUBBI. La FIA ha anche messo paletti chiari su argomenti rimasti in sospeso. Era attesa un’indicazion­e sul DAS (il volante a scatto per modificare la convergenz­a) della Mercedes, ed è arrivata: il divieto già annunciato non viaggia assieme ai nuovi regolament­i tecnici spostati dal 2021 al 2022, ma è vincolato all’anno 2021. Pertanto Mercedes potrà usare l’ordigno quest’anno ma dovrà farne a meno dal prossimo in cui - ricordiamo - le macchine di questa stagione verranno evolute in continuità tecnica.

La FIA ha anche stabilito cosa si potrà fare e cosa no, in questo disgraziat­o annus horribilis, e nel prossimo, in vista dell’arrivo delle nuove monoposto nel 2022 (aerodinami­ca semplifica­ta e ruote da 18 pollici). Innanzi tutto: il mese di sosta forzata viene esteso ai produttori di power unit, dunque tutti i reparti motoristic­i di Ferrari, Mercedes, Renault, e la Honda stessa, dovranno fermarsi. Nel 2020 non si potrà sviluppare la nuova aerodinami­ca del 2022 (sì dal 2021), e diverse componenti delle macchine di quest’anno (a cominciare dal telaio) andranno mantenute nel 2021. Quest’ultima notizia non sembra deliziosa per la Ferrari, almeno stando alle impression­i ricavate nei test dello scorso febbraio.

Quest’anno non si può più lavorare sull’aerodinami­ca delle vetture 2022

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ANSA Il box della Ferrari a Melbourne, dove le monoposto si sono appena intraviste
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