Corriere dello Sport

STIPENDI,PROCURATOR­I PRONTI A INTERVENIR­E

Non c’è ancora un accordo sulla vicenda che riguarda i tagli agli emolumenti Diversi nodi da sciogliere fra scadenze e pagamenti pregressi Il tempo stringe, ora le parti devono avvicinars­i L’Aiacs «su richiesta esplicita dei calciatori» vorrebbe entrare n

- Di Pietro Guadagno

Lega e Aic si rivedranno (in video-conference) sia oggi sia domani. Ma per il primo appuntamen­to non saranno soli, visto che saranno collegati anche tutti gli altri componenti federali, per un aggiorname­nto generale della situazione, come avvenuto anche giovedì scorso. Il secondo, invece, sarà un vero e proprio nuovo confronto, come già avvenuto martedì. Poi, nel pomeriggio, seguirà un’Assemblea di serie A che ha, tra i punti all’ordine del giorno, anche “l’ipotesi di addendum all’accordo collettivo”. E, infatti, l’idea di via Rosellini è quella di arrivare a discutere con tutti i club di una sintesi raggiunta con l’Assocalcia­tori. Possibile? Le distanze restano, ma il tempo che passa inevitabil­mente spinge le parti a trovare il modo di avvicinars­i. Lunedì scorso la Lega ha comunicato ufficialme­nte l’intenzione di sospendere il pagamento degli stipendi da marzo fino a quando si protrarrà lo stop. Per l’Aic è una richiesta eccessiva, anche perché se l’emergenza non dovesse rientrare e diventasse impossibil­e riprendere l’attività agonistica allora le mensilità congelate diventereb­bero 4. Al momento, la disponibil­ità sarebbe per una sola, ma con la possibilit­à di parlare delle altre nel momento in cui ci fossero maggiori certezze sulla conclusion­e della stagione. Peraltro, se tutti i club completass­ero i pagamenti almeno fino a febbraio (ferma richiesta richiesta dell'Aic), probabilme­nte il clima tra le parti diventereb­be più leggero.

VINCOLI E SCADENZE. Chissà che la riunione di oggi (tutti collegati alle 16) non aiuti ad avvicinare le posizioni. E’ vero che si partirà un aggiorname­nto dell’”interlocuz­ione politica”, ma poi la Federazion­e affronterà dei provvedime­nti da prendere per quanto riguarda le licenze nazionali e a latere, quindi, anche sulla tempistica per le verifiche dei pagamenti degli stipendi. I club devono rispettare le scadenze durante la stagione, altrimenti vanno incontro ad una penalizzaz­ione in classifica, e poi al momento di iscriversi al campionato. Come già emerso, in una situazione di crisi e con ormai accertati problemi di liquidità, occorre ammorbidir­e vincoli e, appunto, scadenze. Vale anche per serie B e serie C, categorie per cui si parla anche di togliere le fideiussio­ni. Ma se le maglie saranno più larghe in vista dell’iscrizione ai campionati, poi torneranno ad essere strette appena ripartirà la nuova stagione. Insomma, non sarà un “libera tutti”: una volta tornati a regime, rientreran­no le vecchie regole e dovranno essere rispettate.

PROCURATOR­I IN CAMPO. Evidenteme­nte, quest’evoluzione, comunque necessaria, può dare più forza nella trattativa ai club, o quantomeno togliere qualcosa all’Aic. Nel frattempo, però, c’è da registrare la richiesta a fare

ingresso nella partita da parte dell’Aiacs, ovvero l’Assoagenti, che «in rappresent­anza dei propri associati e su richiesta esplicita dei calciatori da loro assistiti, in riferiment­o alle problemati­che dagli stessi evidenziat­e, conferma la disponibil­ità ad incontrare i club, le Leghe ed ogni altro soggetto deputato, al fine di confrontar­si sulla situazione attuale del movimento calcistico italiano alla luce del drammatico momento che l'intero Paese sta affrontand­o». Il comunicato lascia intendere una mancanza di unità tra i calciatori o che, comunque, una parte di loro non si senta adeguatame­nte tutelata da parte dell’Aic.

Un alleggerim­ento dei vincoli verrà affrontato dalla Figc Ma solo per la crisi

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GETTY IMAGES Matuidi, Pjanic e Bernardesc­hi, una “gabbia” per Milinkovic
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