Mertens, l’aria del Golfo è un’attrazione fatale
La moda azzurra del momento? I baffi
- Evidentemente è la moda azzurra del momento. O forse, e più ragionevolmente, soltanto un modo per ravvivare un po’ la routine e cambiare il trend di giorni tutti uguali. E allora, signore e signori, et voilà: il Napoli con i baffi. E se Mertens li ha sfoggiati per la prima volta nel corso di una diretta social con l’attore napoletano Salvatore Esposito, noto soprattutto per aver interpretato Genny Savastano nella serie Gomorra, Callejon li ha invece esibiti in casa. In versione papà: mentre legge una fiaba alle sue bimbe, India e Aria, prima di dormire.
Mertens si arrostisce al sole sul terrazzo di casa a Posillipo, con vista sul Golfo: lavora all'aria aperta, avendone la possibilità, e si allena seguendo la tabella dello staff di Gattuso. Corre un po’, fa esercizio e, dicevamo, si abbronza con Kat, sua moglie. Niente male il clima di certe mattine napoletane, altroché, ma nonostante tutto c’è qualcosa che Dries deve ancora conservare in ghiaccio. In freezer. Un paio di cose: il rinnovo del contratto con il Napoli, in scadenza a giugno; e il record di gol in tutte le competizioni della storia del club, per il momento condiviso con Hamsik. Un amico. Un caro, ex compagno che Dries ha agganciato con il Barcellona in Champions, al San Paolo, in occasione della penultima partita giocata dal Napoli prima della sospensione dello sport per l’esplosione della pandemia. Era il 25 febbraio, neanche troppo tempo, eppure sembra una vita. Un’eternità. Sarebbe bello darci un taglio con tutto questo, lo spera il mondo intero, ma nel frattempo non resta che blindarsi in casa e magari limitarsi a qualche sforbiciata. Ai baffi, per carità: è il nuovo look di Dries, il recordman congelato.
UN GOL ANCORA. E allora, la quarantena di Mertens. Generale, completa: da quando non è più possibile allenarsi e anche spostarsi, sono ovviamente finiti nel nulla anche il prolungamento del contratto e la caccia al primato di gol in perfetta e beata solitudine. Al momento, tanto per vagare un po’ tra numeri e statistiche decisamente meno importanti e drammatiche di quelle dei tempi che corrono, l’uomo delle Fiandre s’è fermato a quota 121 reti in tutte le competizioni con la maglia azzurra: che è sì, il record del Napoli, ma è ancora un trono diviso a metà con Hamsik. Quando sarà possibile ricominciare a giocare e a segnare, senza alcuna fretta e con lo sguardo sempre fisso sulla priorità di nome Salute, per rendere leggendaria una storia già grande e indimenticabile basterà metterà una firma soltanto. Una: e arrivare a 122 gol.
IL RINNOVO. Tutti, del resto, tifano per lui. Inutile negarlo: rispetto massimo nei confronti di Marek, altra opera d’arte del museo azzurro, però la scalata di Dries è troppo speciale per non essere completata con un altro colpo di genio dei suoi. Magari anche meno bello di quello dell’aggancio sfoggiato con il Barça, al cospetto di Messi, nell’andata degli ottavi. Altro argomento sensibile, record a parte, resta il rinnovo del contratto: a inizio marzo, per la precisione domenica 1° marzo, Mertens ha incontrato De Laurentiis in un faccia a faccia raccontato come decisivo per il brindisi a champagne, ma poi il blocco delle attività ha interrotto la trattativa sul più bello; prima di un ulteriore incontro, magari con i suoi manager, e soprattutto prima di formalizzare il prolungamento fino al 2022. Non resta che attendere, insomma; lavorare in casa, anzi sul terrazzo allestito ormai come una palestra, e poi tornare a respirare. E a segnare. E firmare.
Il campione belga ha già incontrato De Laurentiis: manca la firma