Corriere dello Sport

DYBALA «OK, IL TAGLIO È GIUSTO»

Il talento bianconero ha parlato alla tv argentina della decurtazio­ne degli stipendi decisa in accordo con la società, della nazionale, di Ronaldo e anche di Messi «Non tutti i compagni erano d’accordo, ma alla fine abbiamo trovato l’intesa Cristiano è un

- Di Filippo Bonsignore f.bon.

«Il taglio allo stipendio? C’erano opinioni diverse, ma era la cosa giusta da fare». E’ di Paulo Dybala la prima voce che arriva dallo spogliatoi­o juventino dopo l’accordo tra squadra e società sulla decurtazio­ne degli ingaggi a causa dell’impatto del coronaviru­s. La Joya parla ad Afa Play, il canale della Federcalci­o argentina, e svela il percorso che ha portato alla stretta di mano di sabato scorso: «Chiellini ha parlato col presidente Agnelli, poi col gruppo. Il capitano ci ha comunicato l’idea di aiutare il club che in questo periodo non ha ricavi. Ne abbiamo discusso in chat, c'erano opinioni diverse tra di noi, c'erano giocatori a cui mancavano una o due partite per raggiunger­e un bonus in base alle presenze. Abbiamo parlato con i più esperti e siamo arrivati alla conclusion­e che questa era la cosa migliore da fare». Non tutto il gruppo, quindi, era compatto ed allineato nella scelta di rinunciare a parte dello stipendio: come evidenzia Dybala, c’erano posizioni differenti sul tema. Alla fine, però, la sintesi è arrivata: i bianconeri hanno accettato il taglio di quattro mensilità di stipendio (anche se due e mezza dovrebbero essere recuperate nel 2020-21), generando un effetto positivo sul bilancio dell’esercizio in corso per 90 milioni.

VIRUS. L’attualità del Diez, intanto, è la quarantena, dopo la scoperta della positività al Covid-19. Paulo sta meglio ma per poter definitiva­mente voltare pagina dovrà attendere l’esito del doppio tampone che, da prassi, ogni contagiato deve effettuare per certificar­e la guarigione. I test sono in programma in questa settimana e quindi è soltanto questione di tempo. Intanto racconta la sua esperienza: «È una cosa psicologic­a, all'inizio hai paura ma adesso va meglio. Prima mi stancavo più in fretta. Volevo allenarmi, ma dopo cinque minuti ero già senza fiato. E lì si è capito che qualcosa non andava bene, poi il test ha rivelato che io e Oriana eravamo positivi. Avevo una brutta tosse, mi sentivo stanco e avevo molto freddo. Di certo questo virus non è una stupidaggi­ne; la gente deve rimanere in casa perché in Italia ci sono parecchi morti ogni giorno».

FENOMENI. La Joya ha illuminato l’ultima notte di calcio giocato dalla Juve con la perla contro l’Inter, un gol da fenomeno. Un altro, di fenomeno, ce l’ha in squadra: «Non lo conoscevo personalme­nte però tutti ricordavam­o l’eliminazio­ne in Champions con il Real Madrid dell’anno prima e come eravamo usciti… Abbiamo trovato un ragazzo eccellente, amichevole con tutti e sempre disponibil­e. Non capita spesso con giocatori di questo livello. Cristiano dà l’impression­e di essere uno spaccone ma non è vero, mi ha sorpreso positivame­nte». Di un altro extraterre­stre è invece compagno di Nazionale. Dybala un giorno disse che era difficile giocare con Messi. «Forse avrei dovuto dirla diversamen­te quella frase - sottolinea - non ho mai provato a criticare i miei compagni, ne ho anche parlato con lui. Tatticamen­te siamo molto simili, anche con il Ct Scaloni lavoriamo in modo da non pestarci i piedi in campo. Mi sarebbe piaciuto dare di più all’Argentina e ottenere risultati migliori, sia in gruppo sia a livello personale. Al Mondiale e in Coppa America ho giocato poco ma ho sempre rispettato le decisioni del Ct, la Seleccion è prestigios­a». La chiusura è su Sivori, a cui spesso viene accostato: «Qui lo amano, è un onore essere paragonato a lui, è stato un giocatore incredibil­e. Una figura molto importante nella storia della Juve». della relazione finanziari­a semestrale presentata a fine febbraio con i conti di metà esercizio, in verità, si trova l’ufficialit­à. Il rinnovo è datato 14 febbraio 2020, pochi giorni prima dell’intervista a “Le Figaro” in cui Matuidi aveva fatto lo “scoop” e segue di tre giorni quello di Szczesny, che risale allo scorso 11 febbraio. Matuidi, intanto, ha appena terminato il primo periodo di quarantena dopo essere risultato il secondo bianconero in ordine di tempo positivo al coronaviru­s. Blaise sta meglio ma resterà altri quindici giorni in isolamento, come ha confermato la moglie Isabelle via social. Anche il francese, come del resto Dybala, attende di effettuare il doppio tampone di controllo.

«Questo virus non è come l’influenza: ho avuto paura quando respiravo a fatica»

«Un altro fenomeno è Messi, non ho mai parlato male di lui siamo molto simili»

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Paulo Dybala 26 anni l’attaccante argentino vanta 216 presenze e 91 gol di cui 64 in campionato nelle cinque stagioni con la maglia bianconera
La Joya Paulo Dybala 26 anni l’attaccante argentino vanta 216 presenze e 91 gol di cui 64 in campionato nelle cinque stagioni con la maglia bianconera

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