Corriere dello Sport

TOSCANO DICE TUTTO PRIMA LA VITA, POI LA B

Il tecnico della Reggina risponde alle domande dei tifosi calabresi «Il primo obiettivo è debellare il virus. Ma nessuno può toglierci poi quello che ci siamo meritati»

- Di Eugenio Marino

Diretto e puntuale com’è nella sua natura. MimmoTosca­no, in collegamen­to dalla sua casa di Rende con Reggina Tv, ha risposto a tutte le domande dei tifosi amaranto. Un’ora di diretta con quasi 200 curiosità degli appassiona­ti sostenitor­i della Reggina, girate al tecnico da Giuseppe Praticò, addetto stampa amaranto. Conferme, riserva, passione, riconoscim­enti e raccomanda­zioni, queste in direzione dei reggini, da parte di Mimmo Toscano. «Rimaniamo a casa - l’invito ripetuto più volte - per poter rendere innocuo questo terribile virus. Solo così potremo ritrovarci al Granillo per concludere, e festeggiar­e, il risultato che ci sta a cuore».

Toscano, come stai e come trascorri le giornate? «Bene. L’impegno è quello di ritrovarti a fare cose che prima non potevi. Sempre in casa».

Gallo, la scorsa settimana, ha confermato Toscano anche in B. «Contento. Ho sempre avvertito stima ed affetto da parte del presidente. Se non ci fosse stato, la città non avrebbe potuto avere ciò che la squadra ha saputo ottenere».

Campionato annullato o classifica cristalliz­zata. Cosa pensa? «Parlare di calcio è davvero difficile. Stiamo vivendo un autentico dramma. Ad ogni buon conto ricordo che venerdì il Consiglio Federale assumerà la decisione più giusta».

La Reggina ha dimostrato compattezz­a in campo. Continua anche in questo periodo? «Certamente. Ragazzi seri che hanno ottenuto risultati straordina­ri. Per questo motivo io li sento poco. Ma è quotidiano il rapporto con medico e preparator­e atletico».

Quale calciatore si è messo in grande evidenza? «Sapevamo, con il direttore Taibi d’aver costruito una squadra forte. Il gruppo, invece, ha saputo fare cose straordina­rie. Talvolta senza giocare bene ha conquistat­o vittorie importanti».

Aveva paura di tornare nella sua città per allenare la squadra in cui aveva giocato?

«È stato il lavoro mentale più faticoso. Pensavo non sarà facile uscire dal tifoso per allenare. Talvolta, la regginita’ tenta di venir fuori. La blocco grazie anche alla collaboraz­ione dei ragazzi».

Squadra brava, società disponibil­e ma anche rapporti profondi per arrivare al successo.

«La disponibil­ità di ogni componente ha creato grandi rapporti. Profession­ali tutti; dal magazzinie­re all’autista del pullman sino ai vertici. La squadra è composta da ragazzi intelligen­ti. Hanno la giusta cultura del lavoro e la gioia di stare insieme».

Che futuro ci aspetta? «Finiamo prima la stagione. Poi tiro una linea e analizziam­o i risultati. Individuo gli errori, che da parte mia ci sono stati, li valutiamo per evitare di ripeterli. Poi, sarà fondamenta­le l’incontro con la proprietà per conoscere le decisioni. I risultati ottenuti sono di tutti. Taibi ha fatto un lavoro straordina­rio».

Grande sintonia con il ds sulla scelta dei calciatori.

«Proprio così. Non ci conoscevam­o, profession­almente. Abbiamo impiegato solo qualche giorno per far scattare il rapporto di stima anche se io non ho un carattere facile ma sono schietto».

Denis,Reginaldo,Bresciani.Datutti un grande contributo. «Ognuno ha avverto l’orgoglio amaranto partecipan­do al progetto».

Ha avuto una rosa di alto livello. «È’ vero. Ma occorre disponibil­ità e intelligen­za. 11 vanno in campo, 5 entrano per le sostituzio­ni ma altri 8-9 non giocano. Loro sono in cima ai miei pensieri e sono fondamenta­li per i successi».

Dopo aver ricordato che si ispira a Gasperini e Pasquale Marino, «per come fanno giocare le loro squadre», Toscano ha detto di «essere orgoglioso perché questi ragazzi sono riusciti a far parlare di Reggina in città e nel resto d’Italia».

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Il tecnico della Reggina Domenico Toscano, 48 anni

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