Salta Wimbledon Federer: Devastato
Il torneo più celebre del mondo è stato ufficialmente cancellato. Non accadeva dal 1945 Soltanto le due guerre mondiali l’avevano fermato perché Wimbledon rappresenta l’anima del tennis
Londra, gli organizzatori hanno ufficializzato lo stop: era accaduto soltanto in occasione delle due guerre
L’ ora più buia del tennis è stata alle cinque del pomeriggio, l’ora del tè e delle tragedie, quando gli schermi di mezzo mondo si riempiono del comunicato atteso e temuto da giorni. Quello che cancella Wimbledon dal 2020. «E’ con grande rammarico che il Main Board dell’All England Club (AELTC) e il Comitato di Gestione dei Championships hanno deciso oggi (ieri; ndr) che i Campionati 2020 saranno cancellati a causa delle preoccupazioni di salute pubblica legate all’epidemia di coronavirus. I 134esimi Championships saranno organizzati dal 28 giugno all’11 luglio 2021».
E’ appena l’undicesima edizione che viene annullata dalla nascita del torneo, nel 1877. Le prime dieci (1915-18 e 1940sospendere ogni attività almeno fino al 13 luglio - Wimbledon “è” il tennis. L’anima, la storia, la tradizione, l’immagine del Gioco. «I’m shocked», twitta Serena Williams.
Le altre cancellazioni, sospensioni o spostamenti - compreso quello del Roland Garros - erano stati difficili da digerire. Questo proprio non va giù, colpisce l’immaginario di tutti, oltre che le tasche di molti. Le alternative rinviare ad agosto, giocare a porte chiuse - non erano realistiche, non solo per questioni climatiche e logistiche (lo stato dell’erba, le ore di luce) ma perché avrebbero messo a rischio la copertura assicurativa. Il giro di affari del torneo è di circa 300 milioni di euro, dei quali una quarantina foraggia la federtennis inglese, e che normalmente vanno a favore di tante iniziative sportive e benefiche oltre a garantire spese, paghe e stipendi dei 6000 membri dello staff.
«Ci è pesato molto il fatto che i Campionati fossero stati interrotti in precedenza solo dalle guerre mondiali», ammette Ian Hewitt, presidente dell’Aeltc, e sembra di ascoltare Radio Londra ai tempi di Churchill. «Ma crediamo che annullare i Championships sia la decisione giusta quest’anno, per concentrarci su come possiamo utilizzare l’ampiezza delle risorse di Wimbledon per aiutare coloro che sono nelle nostre comunità locali e non solo. Il nostro pensiero va a tutti coloro che sono stati e continuano a essere colpiti da questi tempi senza precedenti». Un’economia di guerra, mentre il tennis sotto shock, guardando le immagini di Flushing Meadows ridotto a un ospedale da campo, si chiede se si tornerà mai a giocare, in questo maledetto 2020. The Darkest Hour, l’ora più buia del tennis, davanti alla quale anche le preoccupazioni sul futuro di Federer & Co. (Roger si ritirerà? Giocherà ancora Wimbledon?) sembrano davvero poco importanti.
«La cosa più importante resta la salute. Già non vedo l’ora di giocare sull’erba l’anno prossimo!»
Il commento di Andy Murray 32 anni, due volte vincitore sui prati di Church Road
«Sono devastato Non c’è un “gif” per esprimere quello che sto provando Ma prima di tutto viene la salute»
Così Roger Federer in un tweet dopo l’annuncio della cancellazione di Wimbledon
«Stiamo attraversando un problema più grande del tennis ma Wimbledon tornerà»
Il pensiero di Simona Halep, 28 anni, romena, vincitrice dell’ultimo Wimbledon
«Agli US Open e al Roland Garros si può giocare anche in ottobre, sull’erba di Wimbledon soltanto in estate»
Così Boris Becker, 52 anni, il più giovane vincitore di sempre, quando ne aveva 17
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