Zenga: «Quando ricominceremo il Cagliari sarà pronto a giocare»
Si definisce un ottimista di natura che cerca i puntare sempre ai momenti positivi, anche in una situazione difficile come questa. E poco importa se si trova nella paradossale posizione di chi attende ancora da oltre un mese di poter sedere su quella panchina che il Cagliari gli ha affidato. Walter Zenga aspetta il suo momento e spera di poter festeggiare quanto prima l’esordio con la squadra rossoblù che ormai, seppure plasmata a distanza, conosce a memoria per averla studiata in ogni suo minimo dettaglio.
SOGNANDO IL RIENTRO. «Non sono io a poter dire quando torneremo in campo - ha spiegato ieri il tecnico rossoblù intervistato da Mediaset - perché non rientra tra le mie competenze. Se dobbiamo giocare una volta ogni tre giorni va benissimo, non ci sono problemi, lo facciamo. E se possiamo regalare una distrazione a qualcuno che sta a casa, allora ben venga». Aspetta con ansia il giorno buono per avere una data da fissare sul calendario per la ripresa della stagione e intanto studia e allena a distanza i suoi ragazzi. «Sto gestendo tutto con la massima serenità tra telefonate e video call. Questo è quello che mi dà la possibilità di pensare che prima o poi potrò riabbracciare i miei cari. Adesso dobbiamo solo aspettare perché ognuno ha i suoi problemi ed è giusto rispettare qualsiasi situazione». Il lavoro a distanza non è lo stesso rispetto a quello con il profumo del campo, ma Zenga sta facendo di necessità virtù. «Avevo già preparato dei programmi di allenamenti singoli e di squadra quindi quando ci sarà la possibilità di ricominciare, noi saremo già pronti».
IL CAGLIARI DI ZENGA. Tutto per il momento si limita alla teoria e ad una fugace apparizione sul campo nel test contro l’Olbia del 7 marzo scorso alla Sardegna Arena. «Intanto conosco ogni angolo del centro sportivo e poi ho avuto modo di fare una full immersion in quello che può essere successo e quello che può essere il meglio per questa società e per i suoi tifosi». La possibilità di giocare anche a luglio e agosto non lo spaventa, perché nel suo girovagare ha già avuto modo di misurarsi con problemi climatici e sfide ravvicinate. «Ho avuto la fortusulle na di allenare in Inghilterra, nella Premiership, dove si giocavano sette partite al mese, tutti i sabato e i martedì senza interruzioni. Dobbiamo fare tutti dei sacrifici e non mi riferisco solo a quelli economici perché non vedo quale sia il problema di giocare ogni due o tre giorni. E se qualcuno alzasse la mano per dire: ma a luglio e agosto fa caldo, risponderei che si può sempre giocare di sera». Prima di chiudere Zenga ha commentato il sogno dell’arrivo di Messi in Italia acceso dalle parole di Moratti, ex patron nerazzurro. «Lui è uno dei più forti al mondo e avere nello stesso campionato Messi e Ronaldo sarebbe una bella sfida. Ma in questo momento pensiamo solo a ripartire e credo che si andrà verso un mercato un po’ più attento».
«Avevo previsto allenamenti mirati In campo d’estate? Nessun problema»