Corriere dello Sport

Zenga: «Quando ricomincer­emo il Cagliari sarà pronto a giocare»

- Di Giuseppe Amisani

Si definisce un ottimista di natura che cerca i puntare sempre ai momenti positivi, anche in una situazione difficile come questa. E poco importa se si trova nella paradossal­e posizione di chi attende ancora da oltre un mese di poter sedere su quella panchina che il Cagliari gli ha affidato. Walter Zenga aspetta il suo momento e spera di poter festeggiar­e quanto prima l’esordio con la squadra rossoblù che ormai, seppure plasmata a distanza, conosce a memoria per averla studiata in ogni suo minimo dettaglio.

SOGNANDO IL RIENTRO. «Non sono io a poter dire quando torneremo in campo - ha spiegato ieri il tecnico rossoblù intervista­to da Mediaset - perché non rientra tra le mie competenze. Se dobbiamo giocare una volta ogni tre giorni va benissimo, non ci sono problemi, lo facciamo. E se possiamo regalare una distrazion­e a qualcuno che sta a casa, allora ben venga». Aspetta con ansia il giorno buono per avere una data da fissare sul calendario per la ripresa della stagione e intanto studia e allena a distanza i suoi ragazzi. «Sto gestendo tutto con la massima serenità tra telefonate e video call. Questo è quello che mi dà la possibilit­à di pensare che prima o poi potrò riabbracci­are i miei cari. Adesso dobbiamo solo aspettare perché ognuno ha i suoi problemi ed è giusto rispettare qualsiasi situazione». Il lavoro a distanza non è lo stesso rispetto a quello con il profumo del campo, ma Zenga sta facendo di necessità virtù. «Avevo già preparato dei programmi di allenament­i singoli e di squadra quindi quando ci sarà la possibilit­à di ricomincia­re, noi saremo già pronti».

IL CAGLIARI DI ZENGA. Tutto per il momento si limita alla teoria e ad una fugace apparizion­e sul campo nel test contro l’Olbia del 7 marzo scorso alla Sardegna Arena. «Intanto conosco ogni angolo del centro sportivo e poi ho avuto modo di fare una full immersion in quello che può essere successo e quello che può essere il meglio per questa società e per i suoi tifosi». La possibilit­à di giocare anche a luglio e agosto non lo spaventa, perché nel suo girovagare ha già avuto modo di misurarsi con problemi climatici e sfide ravvicinat­e. «Ho avuto la fortusulle na di allenare in Inghilterr­a, nella Premiershi­p, dove si giocavano sette partite al mese, tutti i sabato e i martedì senza interruzio­ni. Dobbiamo fare tutti dei sacrifici e non mi riferisco solo a quelli economici perché non vedo quale sia il problema di giocare ogni due o tre giorni. E se qualcuno alzasse la mano per dire: ma a luglio e agosto fa caldo, rispondere­i che si può sempre giocare di sera». Prima di chiudere Zenga ha commentato il sogno dell’arrivo di Messi in Italia acceso dalle parole di Moratti, ex patron nerazzurro. «Lui è uno dei più forti al mondo e avere nello stesso campionato Messi e Ronaldo sarebbe una bella sfida. Ma in questo momento pensiamo solo a ripartire e credo che si andrà verso un mercato un po’ più attento».

«Avevo previsto allenament­i mirati In campo d’estate? Nessun problema»

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