La Spagna pensa al luogo del ritiro
Altro che campionati annullati. Si riparte, eccome se si riparte, e sarebbero già state individuate tre date possibili per la ripresa. Ad assicurarlo è stato Javier Tebas, presidente della Liga, nel corso di una conferenza stampa fiume con la stampa internazionale. «In questo momento stiamo pensando di far ripartire la Liga, ma anche altri tornei continentali, il 28 maggio o il 6 giugno o, al massimo, il 28 giugno» l’annuncio del numero uno della Legacalcio spagnola.
«Queste ipotesi sono tutte compatibili con il timing previsto dal protocollo di ripresa dell’attività che abbiamo elaborato per il campionato spagnolo». Prospettiva che avrebbe già consigliato a più di un club di organizzarsi alla ricerca del luogo più adatto dove iniziare il richiamo di preparazione fisica propedeutico alla ripartenza. Diverse squadre, infatti, progettano d’isolarsi in una struttura alberghiera un paio di settimane prima che ripartano le competizioni. L’ultima parola, comunque, spetta sempre al Governo Pedro Sanchez, che al momento ha prolungato stato di allerta e restrizioni fino al prossimo 26 di aprile.
IL CRUCCIO. La principale preoccupazione di Tebas riguarda il devastante danno economico che produrrebbe lo stop definitivo del calcio. «Non ci voglio neppure pensare, è un incubo. Questa ipotesi, casualmente è contemplata solo dalle squadre che rischiano seriamente di retrocedere con la classifica attuale, ma non è il momento di pensare ai propri interessi particolari». Già, perché se non si torna a giocare, la voragine economica ingoierà tutti. «Non concludere questa stagione, nel caso della Liga, significherebbe perdere un miliardo di euro secchi. Se chiudiamo a porte chiuse, invece, limiteremmo il danno a 350 milioni. Anche col pubblico, però, sarebbero comunque 150 i milioni andati in fumo».
GLI SCENARI. Tre le ipotesi di Tebas, per quanto riguarda la convivenza tra i vari tornei nazionali e le coppe continentali. «Se partiamo a maggio, chiudiamo subito i campionati e giochiamo in luglio Champions ed Europa League. Se si parte a inizio giugno, le varie competizioni si alterneranno fino a fine luglio. Se, infine, si riparte a fine giugno, campionati a luglio e coppe internazionali ad agosto». C’è il tempo anche per una battuta su Messi in Serie A. «Non credo, ma non sarebbe comunque sufficiente per risolvere i problemi economici del campionato italiano».