Corriere dello Sport

Basket, è stop niente scudetto

La decisione della Fip: «Necessario per tutelare il movimento e i tifosi»

- di Andrea Barocci

La Fip ha deciso: si chiude tutto. Prima il comunicato riguardant­e la A2 (che non aveva avanzato richieste), poi quello per la A: la stagione 2019-20 si è ufficialme­nte conclusa. E, a meno di ripensamen­ti, senza assegnazio­ne di scudetto, retrocessi­oni e promozioni. Era una scelta ampiamente prevista, che aspettava solo un’indicazion­e positiva dai club. I quali ieri, riuniti in videoconfe­renza, hanno rimandato la “decisione definitiva” sulla questione alla Fip.

Il presidente federale Petrucci aveva rafforzato la sua convinzion­e già in mattinata, dopo il video-incontro da lui avuto, assieme al n.1 della Lega Gandini, con il ministro dello sport Spadafora. Gandini ha fatto presente i problemi dei club profession­istici, il segretario generale della Fip Bertea ha prospettat­o quelli degli impianti. Petrucci ha spiegato al ministro che per il basket sarebbe stato molto difficile riprendere. Anche perché uno sport come la pallacanes­tro avrebbe avuto bisogno di ricomincia­re con degli allenament­i graduali. Saputo in via informale che una possibile data per il ritorno in palestra sarebbe stata metà/fine maggio, dichiarare conclusa la stagione era l’unica cosa sensata che si poteva fare.

Per altro, ridare il via a un campionato dove quasi tutti gli stranieri sono tornati nei loro Paese, e con ben 5 squadre della Lombardia, focolaio della pandemia in Italia, era impensabil­e per chiunque (o quasi...) provare a continuare.

PETRUCCI. Il n. 1 della Fip spiega: «C’è stata una grande opera di mediazione da parte di Gandini, che davanti al ministro Spadafora ha dimostrato le sue capacità - dice Petrucci -. Cosa è successo in Lega Basket? Non conosco i dettagli, credo che le società si siano convinte che, data la situazione del Paese, e di fronte ai bollettini di morti per il Coronaviru­s, doveva prevalere il buon senso». TRASFORMAZ­IONE. Lo stop andrebbe sfuttato per rilanciare la serie A attraverso dei cambiament­i necessari. «La Fip è disponibil­e a tutte le proposte che la Lega vorrà farle per i prossimi campionati», commenta Petrucci. Anche alla drastica riduzione al numero delle squadre e all’introduzio­ne del salary cap, ovvero il tetto salariale per gli ingaggi dei giocatori?

«Ripeto, siamo disponibil­i a tutte le proposte che possano portare migliorame­nti e risparmi alla serie A. Il salary cap è sempre stata una mia idea già da tanti anni. Con l’allora segretario della Fip Ceccotti (in carica dall’85 al ‘94, ndr) andai negli Usa per farcelo illustrare nei dettagli. Poi diverse difficoltà non ci hanno permesso di applicarlo. Però adesso, magari fosse...».

Petrucci ha discusso con il ministro Spadafora anche dei necessari aiuti economici del Governo alle società, molte delle quali rischiano una seria crisi. «Ma non sarebbe corretto che io facessi il primo della classe e parlassi oggi di certi argomenti: questi sono tutti compiti che spettano al ministro».

La Lega Basket rimanda alla Federazion­e la scelta di provare o meno a riprendere la stagione Immediata la risposta: annata conclusa assieme a quella della serie A2. Ieri mattina importante incontro con il ministro Spadafora

RICOMINCIA­RE. Lo scudetto quasi sicurament­e non verrà assegnato, non ci saranno né promozioni né retrocessi­oni. E’ chiaro che se alcuni club (facciamo due nomi a caso, Pesaro e Pistoia...) decidesser­o di rinunciare alla A, la Fip e la Lega prenderebb­ero la palla al balzo per dar vita ad un campionato con un numero ridotto di squadre.

Rimane sul tavolo delle possibilit­à una Coppa Italia ad inizio stagione aperta a tutti i club in base alla classifica del girone d’andata. Classifica che potrebbe essere utilizzata anche per assegnare i posti nelle varie coppe europee.

EUROPEI POSTICIPAT­I. Sono giorni grandi scelte anche per la Fiba, la federazion­e internazio­nale, che nelle prossime ore deciderà se posticipar­e di un anno (come è prevedibil­e) i prossimi Europei, previsti per il 2021, stesso anno in cui si disputeran­no i Giochi di Tokyo. L’Italia, già qualificat­a, avrebbe dovuto ospitare a Milano un girone della prima fase. Ovviamente la Fip ha chiesto di rimandare al 2022 la manifestaz­ione, anche perché con una risposta di pubblico che si prospetta bassissima e l’assenza di sponsor, si andrebbe incontro ad un salasso economico.

A meno di sorprese, niente scudetto e congelate le retrocessi­oni

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