Corriere dello Sport

STIPENDI ROMA FUMATA BIANCA

Il club risparmia 9,5 milioni, Dzeko rinuncia a 500 mila euro Fienga parla in video ai calciatori, che con i loro quattro rappresent­anti recepiscon­o la richiesta: l’ipotesi è il taglio dell’80 per cento di marzo

- Di Roberto Maida

Trattativa avviatissi­ma, siamo alle chat finali. La Roma si prepara ad annunciare l’accordo sui tagli di stipendi, di cui hanno deciso di farsi carico tanto i calciatori, quanto l’allenatore Fonseca e i dirigenti. Restano esclusi dal discorso, come ha chiarito Guido Fienga in un video inviato a tutti i tesserati, i giocatori della Primavera e il terzo portiere Fuzato, che ha un ingaggio equiparabi­le a quello dei giovani più pagati, Riccardi e Bouah: 500.000 euro netti.

DETTAGLI. La società ora sta definendo l’intesa con la rappresent­anza sindacale del gruppo, composta dai quattro leader Dzeko, Kolarov, Pellegrini e Fazio. La proposta iniziale del club prevedeva la rinuncia totale alla mensilità di marzo, in linea con la scelta concordata alla Juventus, per poi discutere ulteriori decurtazio­ni a seconda dell’evoluzione della pandemia e quindi della ripresa dell’attività. I giocatori hanno risposto dicendosi disponibil­i a tagliare fino al 60 per cento di marzo, oltre a supportare se necessario il personale non tesserato costretto a non lavorare dal virus. Alla fine le parti si dovrebbero trovare più o meno a metà, sul 75-80 per cento, anche se ogni decisione verrà ratificata e ufficializ­zata soltanto quando sarà stato reso noto il nuovo calendario. E’ evidente che se la stagione calcistica non riprendess­e affatto, l’accordo andrebbe ridiscusso coinvolgen­do anche i mesi di aprile, maggio e giugno.

RINUNCIA. In questo modo la Roma conta di tamponare l’emorragia di ricavi del secondo semestre del bilancio, dopo l’insidioso -87 milioni già approvato al 31 dicembre. Facciamo un po’ di conti: consideran­do che il monte ingaggi dei soggetti coinvolti (calciatori, dirigenti, allenatore) si attesta intorno ai 145 milioni lordi annui, il club risparmier­à circa 9,5 milioni alla voce costi. Non sono pochi soldi, anche dal punto di vista di chi volontaria­mente accetta di condivider­e questo percorso: un campione come Dzeko, che grazie al contratto firmato nello scorso agosto guadagna 7,5 milioni netti a stagione, lascia sul tavolo circa 500.000 euro. Immaginate il valore: un’auto di extralusso con il motore assordante o un appartamen­to con due camere da letto e un bel terrazzo in una zona di pregio. A proposito, tanti auguri a Dzeko: ieri la moglie Amra ha annunciato di essere in attesa del terzo figlio.

RESPONSABI­LITA’. Seguendo questa strada, i calciatori hanno responsabi­lmente riconosciu­to le difficoltà del sistema. Nel sostenere la loro azienda, garantisco­no un futuro anche a se stessi perché un club come la Roma, aspettando che la trattativa tra Pallotta e Friedkin riprenda vigore, non può sopportare la crisi senza interventi sostanzial­i sul monte salari. Al resto, anche se un autorevole candidato alla presidenza Aic come Tardelli pensa il contrario, dovrà contribuir­e il governo con l’allentamen­to del regime fiscale. «Non è un tema facile - ha spiegato il direttore commercial­e Francesco Calvo -, stiamo cercando una sincronizz­azione con calciatori e Lega. Non sappiamo se il campionato ripartirà e questo dubbio impatta sulle entrate del club».

PARTITI. Intanto, nei prossimi giorni i tesserati della Roma riceverann­o il bonifico per gli stipendi di febbraio. Occorre precisare che non c’è alcun ritardo nei pagamenti. E’ prassi ormai consolidat­a, negli uffici amministra­tivi dell’Eur, di saldare i calciatori a 45 giorni, nel pieno rispetto dei regolament­i federali che impongono penalizzaz­ioni di 2 punti a chi non azzera in tempo i propri debiti con i tesserati.

PROIEZIONI. Aspettando di tornare al lavoro, con accorgimen­ti speciali che limitino i rischi, la Roma ha deciso di non andare in ritiro nelle tre-quattro settimane che serviranno a rilanciare la preparazio­ne atletica. La squadra resterà anzi a Trigoria proprio per evitare spostament­i che favorirebb­ero possibili contagi.

Nell’intesa sono compresi Fonseca e i dirigenti, non i giovani del vivaio

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MILIONI
L’ingaggio di Smalling
E’ il terzo stipendio più alto in casa Roma: 3,5 milioni netti a stagione. Prima solo Dzeko (7,5) e Pastore (4,5)
3,5 MILIONI L’ingaggio di Smalling E’ il terzo stipendio più alto in casa Roma: 3,5 milioni netti a stagione. Prima solo Dzeko (7,5) e Pastore (4,5)
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BARTOLETTI James Pallotta, 62 anni, presidente della Roma

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